Ipocriti a Palazzo Rosso

È successo già in altri comuni e Alessandria si è subito accodata con una mozione contro la L.194. Ciclicamente gli attacchi alla Legge, e con essa gli attacchi alle donne e alla loro libertà, si ripetono.

La L.194 è stata una conquista di civiltà per l’Italia! Anzi occorre impegnarsi perché il diritto all’interruzione di gravidanza sia pienamente garantito insieme con una più efficace tutela di salute e libertà di scelta della donna. Da questo punto di vista vanno stanziate più risorse per i consultori, vanno avviati progetti di informazione sessuale e programmi di prevenzione e scelta consapevole della contraccezione anche nelle scuole, vanno impegnate le Asl, sul modello della Regione Lazio, a contrastare l’obiezione di coscienza al fine di ridurre il numero di aborti illegali.

A dispetto del tenore letterale del testo normativo, infatti, attualmente il diritto all’interruzione di gravidanza non è pienamente garantito.

Quanto sosteniamo è tutto il contrario dell’atteggiamento di chi è contro la vita. Anzi.

Vogliamo difendere il valore sociale della maternità, vogliamo difendere la libertà di scelta delle donne, vogliamo che ci si prenda cura del presente delle ragazze e dei ragazzi garantendo loro salute, informazione e libertà.

La legge 194 è nata con la partecipazione e l’apporto anche delle donne di estrazione cattolica, è nata per sottrarre le donne all’infamia dei tavolacci delle mammane, è nata perché l’ipocrisia di un malinteso senso della vita non schiacciasse la libertà di amare, di amarsi e di fare sesso non solo in funzione riproduttiva ma considerandolo anche un piacere vitale.

Ad Alessandria l’ipocrisia dei firmatari di questa mozione li rende anche vigliacchi, persone senza il coraggio di esprimersi contro la Legge. Ricorrono, infatti, all’escamotage di un linguaggio falsamente positivo e propongono iniziative per il sostegno alla maternità facendo un generico riferimento alle conseguenze sociali della 194, nonché ad autoproclamare Alessandria “città a favore della vita”. Il testo fa ampio riferimento ad ipotetiche inefficienze e distorsioni della L.194 avallate da dati forniti dalle associazioni pro-vita, dichiaratamente contrarie all’interruzione di gravidanza.

In base ai dati del Ministero, invece, gli aborti risultano in costante diminuzione, segno che la Legge ha effetti positivi e segno che la cultura dell’attività sessuale protetta e consapevole va incentivata. Semmai in questi anni è prevalsa la cultura del silenzio e di un finto pudore sulla contraccezione e poco si è fatto per contrastare l’obiezione di coscienza, spesso usata come paravento nelle strutture pubbliche per cadere quando gli stessi obiettori agivano in strutture private.

Su 1000 donne, tra i 15 e i 49 anni, nel 2015 il ricorso all’interruzione di gravidanza era pari a al 6,6% circa e nel 2016 al 6,5% con una riduzione dell’1,7%. Inoltre diminuiscono le donne giovani che vi fanno ricorso ma molte, per effetto dell’attività delle associazioni che tendono a dissuaderle, anche usando argomenti scivolosi, si sentono in colpa e finiscono per rivolgersi a privati, se possono permetterselo, o peggio a persone improvvisate mettendo a rischio la loro salute.

Per queste ragioni ci opporremo in Consiglio Comunale alla mozione presentata e ci mobiliteremo per difendere la Legge e le donne.

*Gruppo Pd e Lista Rossa, Comune di Alessandria

print_icon