Meno opposizione, più collaborazione

La vittoria di Salvini e dei Cinque stelle alle ultime elezioni hanno provocato una reazione sconsiderata da parte delle opposizioni, reazione che mi lascia perplesso. Perché a sancire la vittoria della Lega e dei grillini è stato il voto popolare, non un colpo di stato militare e nemmeno una vittoria truccata. Da quel giorno si è scatenata contro i vincitori una lotta ingiustificata, parole pesanti che nulla avevano a che fare con la realtà democratica di questo Paese. Da sempre i vincitori sono quelli che devono governare e le opposizioni a collaborare per il bene del Paese. Da allora l’opposizione ha infiammato il linguaggio scatenando l’inferno su qualsiasi manovra centrale, dimenticando tutto quello che non si era fatto prima e tutto quello che si era promesso e non mantenuto.

La sinistra e la destra berlusconiana hanno iniziato a remare contro ad ogni iniziativa, molti esponenti hanno iniziato una guerra ideologica per screditare qualsiasi progetto dell’esecutivo. Un paradosso insopportabile che ha creato malessere nel paese mettendo in cattiva luce il governo e gli sforzi compiuti. Questa contrapposizione, che nei modi non ha precedenti, rischia di accentuare lo scontro sociale su temi che dovrebbero trovare tutte le forze politiche unite e conformi. Attualmente la società civile o quello che rimane di essa; si augura che l’opposizione trovi la ragione, collaborando con il governo per evitare che questo paese si indirizzi verso una strada senza ritorno che porterebbe l’Italia a una sconfitta morale che nessuno si augura. 

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