Studio Cisl, infrastrutture fondamentali per sviluppo

Il Piemonte presenta "un preoccupante scostamento rispetto alle altre grandi Regioni del Centro-Nord sulla produttività del lavoro, riconducibile almeno in parte a una minore presenza di attività del terziario avanzato", strategiche per lo sviluppo di imprese e filiere. E questo è legato alla situazione delle infrastrutture, intese ad ampio raggio: reti stradali e ferroviarie, nodi logistici, reti informatiche, e reti energetiche. "Lo sviluppo di questi asset si accompagna infatti alla presenza significativa di terziario innovativo, l'economia della conoscenza: ricerca e sviluppo, consulenza organizzativa, digitalizzazione e internet delle cose". Lo afferma lo studio Cisl "Infrastrutture, Tecnologie e competitività - elementi emergenti per il Piemonte", curato dal ricercatore Sergio Maset per la società Idea di Treviso, presentato oggi a tre candidati alla presidenza del Piemonte: Alberto Cirio, Gianna Pentenero e Sarah Disabato. Il tema della produttività emerge in modo centrale: l'obiettivo da perseguire è quello di "creare condizioni di espansione in un quadro di forza lavoro calante e domanda di welfare crescente". Solo in una situazione di maggiore competitività si realizza una maggiore attrattività di persone e investimenti: la maggiore produttività complessiva del sistema economico territoriale serve dunque sia a generare ulteriore sviluppo, sia a creare risorse funzionali alla coesione sociale. I settori a più elevata innovazione, dice lo studio, sono strettamente collegati ad alcuni macro-pilastri: tecnologie per la salute, sostenibilità, manifattura avanzata, settore aerospaziale e difesa. 

print_icon