Coronavirus: carceri, domani flash mob Radicali

Dieci minuti di battitura delle pentole tra le mura di casa propria. Così, a imitazione delle "battiture delle sbarre" che i detenuti danno vita nelle carceri durante le manifestazioni di protesta, si svilupperà il flash mob che è stato lanciato a Torino dall'associazione radicale Adelaide Aglietta per denunciare la situazione negli istituti di pena durante l'emergenza Coronavirus. "Il governo batte i coperchi - dicono i promotori utilizzando un'espressione del dialetto piemontese per indicare chi sragiona - e noi le pentole". "In Italia - spiegano gli esponenti radicali Patrizia De Grazia, Daniele Degiorgis e Igor Boni .- dovrebbero uscire subito 10.000 detenuti per tornare alla capienza regolamentare. Se non fosse chiaro lo ripetiamo: l'attuale sovraffollamento è causa di contagio a danno dei detenuti e degli agenti di polizia penitenziaria; chi nega questo rischio è semplicemente in mala fede. E' inammissibile che chi ha potere di risolvere il problema si volti dall'altra parte di fronte all'evidenza. Da settimane chiediamo di attuare provvedimenti urgenti per decongestionare le strutture carcerarie, riducendo il sovraffollamento, utilizzando gli arresti domiciliari per chi è a fine pena e chi è in attesa di processo, quindi innocente per la nostra Costituzione. Di fronte all'inerzia del governo invitiamo i cittadini a fare rumore con noi". Il flash mob durerà dieci minuti dalle 18 alle 18:10. L'invito ai partecipanti è di filmarsi e di mandare il video al numero 328/3781281. 

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