Syensqo, nessuna responsabilità contaminazione acque

Syensqo (spin off Solvay), si riserva di impugnare l'ordinanza di bonifica e ripristino ambientale delle aree esterne al polo chimico di Spinetta Marengo (Alessandria) "all'esito di un'approfondita analisi del percorso tecnico argomentativo". Lo fa sapere l'azienda in un comunicato, precisando che "sulla presenza dei contaminanti/inquinanti rilevati nei 'suoli' delle aree esterne allo stabilimento, la Provincia ha individuato Edison quale unico responsabile, in considerazione del fatto che tutti provengono dalle attività gestite dalle società riconducibili al Gruppo Montedison (oggi Edison). Per la contaminazione delle 'acque sotterranee', - si legge ancora nella nota - Syensqo non condivide l'attribuzione di qualsivoglia responsabilità a Solvay respingendo l'equiparazione tra Edison e Solvay/Syensqo per la responsabilità dell'inquinamento della falda in ragione di una presunta inefficacia della barriera idraulica. In oltre 120 anni di storia dello stabilimento solo Solvay/Syensqo ha realizzato una barriera idraulica e si è fatta carico di eliminare e contenere l'inquinamento causato da Edison. Invece, Edison oltre a non aver mai posto in essere alcuna attività di bonifica e/o di messa in sicurezza lo ha deliberatamente occultato agli Enti e alla stessa Solvay all'atto della vendita. E' già stata condannata a risarcire 91 milioni di euro in favore di Solvay, cui si aggiungeranno gli ulteriori danni e costi di bonifica sostenuti, sempre e solo da Solvay, oggi in fase di quantificazione".

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