Fassino impone la pax renziana
13:31 Martedì 01 Ottobre 2013 3In una riunione coi fedelissimi il sindaco detta la linea: “Nessuna guerra fratricida con i seguaci di Big Bang”. Per la segreteria del Pd torinese spunta l’opzione Corgiat, ma la reazione del sindaco è fredda. Intanto il partito si mobilita contro Berlusconi
“Punto primo: nessuna guerra fratricida. Dovremo lavorare per ottenere larghe convergenze con tutte le componenti che sostengono Matteo Renzi”. E' stato questo il tenore delle parole del sindaco Piero Fassino espresse in una ristretta riunione svoltasi ieri nel suo ufficio al piano nobile di Palazzo Civico. Erano presenti l’immancabile gran visir del Lungo Giancarlo Quagliotti, il suo ex portavoce e parlamentare Fabrizio Morri, la deputata Paola Bragantini con la fedele presidentessa della VI Circoscrizione Nadia Conticelli, l’anima socialista della componente formata da Salvatore Gallo e Giusi La Ganga, l’attuale responsabile organizzazione del Pd torinese Rosanna Abbà e - in qualità di pontieri con l’associazione Big Bang costituita ieri - il sindaco di Nichelino Pino Catizone e l’ex primo cittadino di Grugliasco Marcello Mazzù.
Il primo dato emerso, però, è che non ci sarebbe stato bisogno di nessun ufficiale di collegamento. E’ Fassino il primo a non volere esercizi muscolari con le altre componenti renziane. Durante l’incontro tutti i partecipanti hanno convenuto sulla necessità che la golden share sulle vicende che interesseranno il partito a livello subalpino resti proprio al primo cittadino del comune capoluogo, il quale però non ha intenzione di mettere in atto alcuna forzatura. “Sarà necessario trovare una figura inclusiva” ha spiegato, possibilmente gradita anche alla componente che sostiene Gianni Cuperlo. In questo senso è spuntato il nome di Alessandro Altamura, ex Margherita ma di animo liberale, cuperliano ma gradito a Fassino e con buone relazioni anche nell’area popolare e laica della Big Bang. Qualcuno ha analizzato la possibilità, ma c’è anche chi l’ha esclusa: “Non è una questione personale - è stato il ragionamento di taluni - ma se si parla di rinnovamento e ricambio generazionale non sarebbe certo la figura più adatta”.
Durante l’incontro non sarebbero neanche state prese in considerazione le opzioni Morri o Abbà, fatte filtrare nei giorni scorsi, piuttosto è stato Quagliotti a farsi ambasciatore di istanze provenienti dalla cintura Nord di Torino e in particolare da Settimo. “Ho avuto modo di parlare con il sindaco Aldo Corgiat il quale mi ha chiesto di sondare una eventuale nostra disponibilità a sostenere la sua candidatura su Torino”. Il primo cittadino, scuola Pci e fiero sostenitore di Cuperlo, avrebbe abbandonato le ambizioni di candidarsi al vertice del partito piemontese: sa che in una competizione a due su tutta la regione con un renziano le sue chance sarebbero ridotte all’osso e non è neanche detto che la sua area sarebbe pronta a sostenerlo in modo compatto. Quindi ripiegherebbe sul provinciale. Un’opzione che a dire il vero si è scontrata con una certa freddezza da parte di tutti o quasi i presenti, viste anche le ultime grane che lo stanno coinvolgendo in casa con la multiservizi del suo Comune che affonda sotto 136 milioni di debiti e rischia il fallimento. Le candidature andranno presentate entro l’11 ottobre: ci sono dieci giorni di tempo.
Intanto sempre a proposito di renziani il coordinatore dell’associazione Adesso! Torino, la terza gamba della pattuglia renziana, Davide Ricca, dà appuntamento ai sostenitori del sindaco fiorentino per una riunione organizzativa che si svolgerà giovedì 3 ottobre alle 21 in via Pietro Micca 15, presso la fondazione Camis De Fonseca. “Tutti coloro che vogliono cambiare questo Paese partendo dal Pd sono invitati a partecipare. Coordiniamoci e vinciamo” si legge nella nota.
PD TORINESE SI MOBILITA - Non solo le vicende interne. Con la questione congressi sullo sfondo, il Pd subalpino ha accolto la proposta dei cuperliani per una mobilitazione del partito contro le ultime mosse di Silvio Berlusconi. L'appuntamento è per sabato 5, ore 9,30, alla Gam