Il “tedesco” lascia la Sanità piemontese
10:37 Venerdì 15 Maggio 2015 5Thomas Schael, l'uomo dei conti di corso Regina, fa le valigie: unico candidato alla direzione dell'Asl di Bolzano. "Mi hanno dato il nome migliore", spiega l'assessora del capoluogo altoatesino. Magari farà ritorno quando si libererà il posto alle Molinette
Thomas Schael, chiamato “il tedesco” da chi ne apprezza il rigore o “il crucco” per i tanti antipatizzanti, l’uomo dei conti di corso Regina lascia il Piemonte per andare a dirigere la Asl di Bolzano. Smentendo tutti i pronostici, tra cui quello che lo avrebbe voluto parcheggiato ancora per qualche tempo (ma forse troppo) in attesa di sostituire Gianpaolo Zanetta alla Città della Salute di Torino, Shael è stato chiamato dal’assessore alla sanità bolzanina Martha Stocker “perché è il migliore” ha detto suffragando questo giudizio con il fatto che la commissione incaricata di fornire una rosa di cinque nomi tra cui scegliere il manager, alla fine ha indicato soltanto quello del dirigente inviato in Piemonte per collaborare, ma soprattutto controllare i conti e il processo per l’uscita dal piano di rientro. A questo punto è solo questione di formalità: “La settimana prossima lo incontrerò, parleremo, ne valuterò la disponibilità e vedremo come muoverci”. Diciamo che almeno parleranno la stessa lingua.
Cinquantatrè anni appena compiuti, ingegnere meccanico laureato ad Aquisgrana, già commissario amministrativo all’Asl 2 di Napoli, direttore generale all’Asl di Crotone, direttore della casa di cura San Camillo a Forte dei Marmi, ma soprattutto uomo di punta di Agenas, Shael aveva partecipato alla selezione per i futuri direttori generali delle aziende sanitarie piemontesi ed era dato tra i favoriti, anche per il suo ruolo esercitato proprio in assessorato. Invece, sorpresa, pur avendo superato anche l’ultima selezione non era stato assegnato alla guida di alcuna Asl o Aso. Una mancata nomina che aveva alimentato l’ipotesi di una sorta di “congelamento” in attesa del pensionamento di Zanetta. Due anni, tuttavia, forse sarebbero stati troppi anche per il “tedesco”, che a pochi giorni dall’insediamento dei direttori piemontesi (alcuni dei quali, tra i riconfermati, erano passati nei mesi scorsi dall’ufficio dello stesso Shael per verifiche e chiarimenti sulla gestione economica e finanziaria delle aziende) lascia Torino per andare a governare l’azienda provinciale di Bolzano.
“Ho chiesto il nome migliore, me l’hanno offerto. Comunque mi hanno anche detto che Shael sa come muoversi, è un diplomatico, non uno che va avanti senza capire dov’è e senza guardare in faccia nessuno” ha aggiunto, al giornale Altoadige, l’assessora bolzanina che si è detta pronta a difendere il manager noto per “fare tagli laddove arriva”. A sollevare perplessità, quando ancora Antonio Saitta e Sergio Chiamparino (e Fulvio Moirano) non avevano fatte le scelte, su una possibile nomina del “tedesco” alla guida di una azienda sanitaria piemontese erano stati i radicali con Giulio Manfredi che aveva osservato come “Thomas Schael è consulente di Agenas presso l’assessorato regionale alla Sanità. Nulla da dire sulla sua professionalità, esperienza e capacità; tutto da eccepire rispetto ad una patente situazione di controllore che rischia di divenire da un giorno all'altro controllato”. Un’eventualità che non si è verificata. L’uomo dei conti è rimasto, silenzioso come sempre, mai una dichiarazione, in corso Regina. Fino a quando non è arrivata una telefonata da Bolzano.