Tempesta in arrivo sull’Idv alessandrina

Il motore del partito di Di Pietro gira a vuoto e il suo segretario provinciale De Marte, dopo aver rinunciato a candidarsi alle primarie del centrosinistra, sarebbe alle prese con non poche grane interne

Qualcuno ipotizza che si tratti della quiete, prima della tempesta. Sta di fatto che l’Italia dei Valori, ad Alessandria, non ha al momento espresso né un candidato, né una propria posizione rispetto alle primarie cittadine del centrosinistra. In un primo tempo il segretario provinciale del partito, Vincenzo De Marte, ha manifestato l’intenzione di candidarsi, con tanto di dichiarazioni ai giornali locali. Ma pare ci abbia ripensato, forse anche perché scoraggiato da riscontri non troppo entusiasti, sia all’interno dell’area elettorale cittadina, sia dal partito a livello nazionale. Si narra di suoi inseguimenti al lider maximo Tonino Di Pietro, non proprio entusiasta di incontrarlo, ad esempio. Sta di fatto che nel frattempo l’ipotesi è tramontata, e l’Idv, partito di protesta ma anche di sottogoverno (sostiene il centrosinistra in Provincia, dove De Marte è anche consigliere), si appresta probabilmente ad appoggiare alle primarie la candidatura di Rita Rossa, la grande favorita della kermesse (almeno negli auspici dei promotori) del prossimo 13 novembre. I rapporti tra il segretario provinciale Idv e la leadership di Palazzo Ghilini (oltre alla vicepresidente Rossa, anche il presidente in carica Paolo Filippi) sono tornati ottimi, dopo un apparente appannamento nei mesi scorsi. Un’affinità accresciuta dal fatto che in Provincia lavora anche la moglie di De Marte, mentre il figlio sarebbe dipendente di una società partecipata dallo stesso ente, secondo quanto emerso nei mesi scorsi da una segnalazione del giornale de La Destra.

 

L’elettorato dell’Italia dei Valori potrebbe rivelarsi decisivo nella scelta del candidato sindaco che dovrà contrapporsi la prossima primavera al sindaco uscente del centrodestra Piercarlo Fabbio, che nonostante la bufera di questi giorni (legata alle valutazioni della Corte dei Conti sui bilanci 2009 e 2010) manifesta una calma “olimpica”, e la ferma intenzione di ricandidarsi. Del resto, la rielezione potrebbe essere trampolino di lancio importante verso una candidatura romana o europea, con cui Fabbio, democristiano di lungo corso, sogna di chiudere degnamente la propria carriera politica.

Ma ad uno scranno romano, addirittura in Senato, pare voler puntare anche lo stesso De Marte (nella foto a sinistra), e qui forse l’ambizione suona ancor più smodata. Pur essendo la politica italiana un esempio costante di exploit imprevedibili e di colpi d’ala inaspettati. Impiegato pubblico in aspettativa, 54 anni, da un anno e mezzo segretario provinciale dell’Idv alessandrino è entrato in politica nella seconda repubblica, nelle file della Margherita, e fin da allora ha affinato un meccanismo di relazione “porta a porta” un po’invidiato e un po’ disprezzato dai politici mandrogni autoctoni, la cui riservatezza schiva in effetti mal si concilia con l’entusiasmo esuberante di questo calabrese nativo di Delianuova (Reggio Calabria), paesino dell’Aspromonte di 3.500 anime che ha negli estesi uliveti il tratto dominante della propria economia locale.

 

E’ talmente esuberante, De Marte, da aver dato vita lo scorso giugno ad un siparietto che ha strascichi giudiziari in corso. Ossia una scazzottata notturna in piena regola tra lui e l’altro consigliere Idv a Palazzo Rosso, Paolo Bellotti (foto a destra), vecchia volpe da consiglio comunale, di scuola Pci, poi transitato nelle file del Pds e seguenti, fino ad un’espulsione che lo ha portato verso i lidi dipietristi. Difficile stabilire la dinamica e soprattutto le ragioni che hanno condotto i due al pronto soccorso, alla fine di un consiglio comunale. C’è chi parla di visioni contrastanti riguardo ad un progetto di variante collinare nella periferia della città, a Valmadonna. Chi di rivalità di altro genere. Sta di fatto che ad oggi Bellotti risulta ancora iscritto all’Idv, e da vero combattente è intenzionato a non mollare. Mentre De Marte sarebbe alle prese con problemi interni parecchio fastidiosi. Voci non confermate, ma neppure mai smentite, parlano di dimissioni della responsabile della tesoreria provinciale, e di un’indagine interna condotta a livello regionale riguardo ad alcuni discutibili scelte, appunto, di tipo gestionale e amministrativo. A chiedere in giro si ottengono soltanto dei “no comment”, accompagnati però da sorrisetti maligni che sono tutto un programma.

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