Grande ammucchiata democratica
Oscar Serra 15:55 Mercoledì 28 Ottobre 2015 6Nuova segreteria unitaria nel Pd di Torino. Il numero uno Morri imbarca tutte le minoranze per gestire al meglio la spartingaia elettorale in vista delle amministrative. Salta il vicesegretario. Malumori tra i renziani della prima ora
Qualche aggiustamento qua e là, l’ultima ricognizione tra i capicorrente e alla fine il segretario del Pd di Torino Fabrizio Morri può comunicare la sua nuova squadra. Un esecutivo unitario che tiene dentro tutte le componenti per dare un segnale di compattezza in vista delle prossime amministrative. Anche i più recalcitranti hanno fatto buon viso a cattivo gioco, comprendendo che con la grande spartingaia alle porte sarebbe stato oggettivamente sconveniente non essere presenti al tavolo delle trattative. Ci sono da fare le liste, individuare i candidati presidente nelle circoscrizioni, escogitare strategie e sancire alleanze. Così la segreteria democratica passa da 15 a 16.
Da tempo decisi i quattro esponenti fassiniani che rispondono ai nomi di Mimmo Carretta, Raffaele Gallo, Nadia Conticelli e Carmen Bonino; mentre sull’altra sponda del renzismo subalpino il parto ha avuto delle complicazioni. Confermato Daniele Valle, che però perde il posto da vicesegretario, specularmente a quanto avvenuto nel partito regionale dove Davide Gariglio ha deciso di non designare un numero due. Oltre a lui, in quota renziani della prima ora, entrano il no tav Pacifico Banchieri, Rosalba Lagrotteria e, a sorpresa, la presidente del Consiglio comunale di Ivrea Elisabetta Ballurio Teit, che dà rappresentanza al Canavese e Valli di Lanzo, dove invece ha fatto un passo indietro il segretario del circolo Valli Orco e Soana Danilo Goiettina. A farne le spese è Simona Randaccio, l’unica vera renziana della prima ora, sostituita da due donne che alle primarie del 2012 non avevano neanche votato per Matteo Renzi. Questioni di pesi e contrappesi, correnti e sottocorrenti in un intreccio in cui gli stessi maggiorenti faticano a orientarsi. E veniamo alle minoranze. I Giovani Turchi, dopo aver minacciato l'ammutinamento rientrano nei ranghi e designano Enzo Lavolta e Caterina Romeo, Aldo Corgiat, della sinistra bersanian-cuperliana piazza Pino Sammartano e l’ex Idv Nicola Pomponio, Alessandro Altamura – che curiosamente costituisce l’area liberal nella stessa corrente post-comunista – punta su Fabio Cassetta ed Emanuela Guarino, l’ex ministro Cesare Damiano fa accomodare Giorgia D’Errico, mentre gli ex civatiani di ReteDem saranno rappresentati da Ermanno Torre.
Ma, si sa, l’appetito vien mangiando e allora, dopo aver allargato la segreteria da 15 a 16 vuoi che non sia necessario affidare ancora qualche incarico esterno? La domanda è retorica, la risposta scontata. E così, “fuori pacco” Morri conferma la delega dell’Organizzazione a Saverio Mazza e chiama il vicesindaco di Collegno Antonio Garruto a coordinare la sua segreteria. Nei prossimi giorni verrà affidato a Guido Gozzi l’incarico di occuparsi di Sanità.