CINQUE CERCHI

Olimpiadi, conclave al Coni per una candidatura pluriregionale

Malagò convoca Appendino e i colleghi di Milano e Cortina. Lunedì si cercherà una mediazione da proporre al Governo. Si fa strada una manifestazione "diffusa". Il nodo della città capofila. Diplomazie al lavoro su ipotesi MiTo

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha invitato i sindaci di Cortina (Giampietro Ghedina), Milano (Giuseppe Sala) e Torino (Chiara Appendino), città candidate ad ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, ad un incontro lunedì al Foro Italico. Alla riunione i primi cittadini potranno essere accompagnati dai rispettivi presidenti di Regione. Martedì è in programma poi una ulteriore riunione della commissione di valutazione sulle candidature e mercoledì la decisione del consiglio nazionale del Coni. Secondo fonti accreditate intenzione di Malagò è quella di tentare una “sintesi” e una sinergia tra le tre proposte in grado di delineare una manifestazione spalmata su più territori, facendo leva sui rispettivi punti di forza: un evento che potrebbe coinvolgere se non tutte e tre le città almeno due di esse: Milano e Torino. Un sondaggio in tale direzione sarebbe stato fatto nelle ultime ore da parte di un emissario del Coni, tentativo che sempre secondo indiscrezioni non avrebbe prodotto nessun risultato significativo, soprattutto per la ferma opposizione di Appendino. Una edizione MiTo, infatti, non piace alla sindaca grillina e neppure l’ipotesi di poter ospitare le discipline del ghiaccio nel capoluogo e salto, bob, slittino e curling nelle valli olimpiche l’avrebbero smossa di un millimetro. In ballo c’è oltre l’orgoglio di patria, anche il ruolo di capofila nonché la sede delle gare di maggiore prestigio, quelle dello sci che invece in un simile accordo andrebbero a Bormio. Secondo la ricostruzione fatta all’Eco del Chisone la sindaca Appendino avrebbe rifiutato l’offerta: “Non posso tradire il patto con i Comuni olimpici e la montagna, Torino deve essere la sede unica o non se ne fa niente” avrebbe risposto, anche se non è un mistero che il fronte delle Valli stia vacillando non poco.

Il gruppo di lavoro coordinato dal segretario generale del Comitato olimpico nazionale, Carlo Mornati, al termine della seduta di questo pomeriggio a Palazzo H a Roma, si è dato appuntamento a martedì prossimo, 31 luglio: ovvero alla vigilia del Consiglio nazionale che dovrà indicare la città che rappresenterà l’Italia nella corsa aa Cinque cerchi. “Avevamo già pensato di convocare un’altra riunione – ha spiegato Mornati – vogliamo fare un lavoro serio sui costi, e stiamo analizzando bene i dossier. L’idea è quella di dare dei suggerimenti, cercare di capire qual è la soluzione migliore. Vogliamo dare tutti gli elementi al Consiglio nazionale”. Quello dei costi è un tema su cui Mornati insiste, anche alla luce di quanto chiesto dall’Esecutivo: “Il governo ci ha dato delle indicazioni chiare. Ci ha chiesto di essere parsimoniosi, perché alla fine metterà i soldi per gli impianti, e noi vogliamo esserlo”. Il coordinatore della Commissione nominata dalla Giunta del Coni ha anche accennato alle delibere comunali di sostegno alla corsa olimpica inviate dalle tre candidate. “Sono arrivate, questo ci permette di mettere mano su determinati aspetti dei costi, legati a piccole sfumature. Possiamo lavorare sugli impianti e dare dei suggerimenti”, continua Mornati, ribadendo che “non siamo ancora nella fase dei dossier definitivi, ma stiamo parlando per massimi sistemi e lavoriamo sull'analisi approfondita di quanto abbiamo ricevuto. Vi ricordo che questi sono studi di fattibilità generici, il lavoro sul vero dossier partirà a ottobre: quindi tutto questo lavoro è finalizzato a instradare nel migliore dei modi la scelta del Consiglio”.

Quindi per mercoledì, giorno in cui si riuniranno Giunta e Consiglio del Coni, “comunicheremo una proposta, la spiegheremo e sarà portata in Consiglio per la votazione. La nostra sarà una proposta e la Giunta potrà ritenerla un buon lavoro oppure no, mentre il Consiglio è libero di scegliere come meglio crede”. Per Mornati, in conclusione, “l’idea è di facilitare il lavoro dei membri, perché' non è immaginabile che in un’unica seduta il Consiglio si metta a sgrossare i dossier: noi stiamo facendo dei bignami, una sintesi di ciascun dossier, non è detto che verrà fuori un dossier singolo e non è detto che sarà il migliore”. Infine il segretario generale del Coni ha confermato che mercoledì i rappresentanti istituzionali di Cortina, Milano e Torino non prenderanno parte al Consiglio riunito a Roma. “Non ha più senso, l’esposizione del dossier da parte loro è stata chiarissima, abbiamo elementi più che sufficienti”.

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