VERSO IL 2019

Lega-M5s, assalto alla Regione: un "contratto" per il Piemonte

Ufficialmente lo negano, ma Salvini e Di Maio stanno seriamente pensando di trasporre in chiave locale l'alleanza di governo. Le trame di Giorgetti. Conferma il professor Natale: "Esperimento assai probabile in vista di futuri assetti"

Dal contratto di Governo alla Legapentastellata il passaggio intermedio potrebbe essere una giunta carioca in Piemonte. “Con i Cinquestelle stiamo lavorando bene, sono contento di questi quasi tre mesi di attività di Governo", ha ripetuto ancora ieri e per l’ennesima volta Matteo Salvini, sempre ricambiato da Luigi Di Maio.

Il feeling c’è, il collante del potere funziona, ma c’è anche dell’altro a tenere insieme le due forze politiche a dispetto di chi prevede(va) una rottura alla prima curva: i punti di contatto sommano assai più, anche a livello ideologico, rispetto a quelli potenzialmente divisivi. Non appare, quindi, troppo fantasiosa la prospettiva di un partito unico e nuovo, un contenitore sovran-populista dal quale resterebbe fuori una parte della classe dirigente e dell’elettorato grillino, quello giudicato (in modo avventato) più“di sinistra” rappresentato oggi dal presidente della Camera Roberto Fico, ma ingloberebbe la vasta area governativa e quel popolo pentastellato che progressista non è e forse non è mai stato. Un progetto al quale starebbe lavorando in gran segreto Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidente del Consiglio ma soprattutto architetto delle retrovie salviniane e sempre più ufficiale di collegamento con lo stato maggiore grillino.

Se si guardano i giudizi che i due “popoli” danno l’uno dell’altro, si affievolisce molto anche quel fronte radicale dei Cinquestelle che nega, come accade in una parte del movimento in Piemonte, ogni possibile alleanza con il partito di Salvini.

“Due elettori su tre del M5s giudicano positivamente la Lega e metà del corpo elettorale grillino la prenderebbe in considerazione nella scelta di voto. A ritenere Salvini degno di fiducia è il 70% dei pentastellati, appena un 20 in meno rispetto alla percentuale di giudizi positivi nei confronti del governo e del presidente del Consiglio Conte” osserva Paolo Natale, docente alla Facoltà di Scienze Politiche della Statale di Milano e consulente dell’Istituto di ricerca Ipsos, autore di numerosi saggi tra cui nel 2013 Politica a 5 Stelle.

“Allo stesso livello, se non addirittura maggiore, l’apprezzamento dei leghisti nei confronti del M5s: 88% di valutazione positive sul movimento creato da Beppe Grillo, quasi il 50% di possibilità di voto, 72% di fiducia in Di Maio, 90% nel governo e nel suo premier”. Se poi si guarda a un dato ulteriore – “l’80% degli elettori della Lega così come del M5s  è convinto che con l’attuale Governo il Paese stia finalmente percorrendo la giusta direzione per un proficuo futuro sociale, economico e occupazionale” – cosa potrebbe impedire un esperimento già il prossimo anno, proprio in Piemonte, ultima regione del Nord non governata dal centrodestra a trazione leghista e con la città capoluogo strappata alla sinistra dai Cinquestelle? Poco o, forse, nulla. Anzi, “appare un’ipotesi molto percorribile, un primo passo anche per capire se eventualmente c’è la possibilità di farlo anche a livello nazionale” spiega Natale nel colloquio con lo Spiffero.  

“Se unirsi come partiti in un’eventuale elezione nazionale provocherebbe un po’ di perdite di voti in particolare tra i Cinquestelle di sinistra, altro è dare corpo a una coalizione per elezioni ragionali dove i due partiti possono correre separatamente indicando lo stesso candidato alla presidenza. Nessuno perde la propria identità e anzi si uniscono per eleggere il presidente, un po’ come hanno fatto con Giuseppe Conte”. Una coalizione così, per il sociologo, “vincerebbe contro qualsiasi avversario”, pur mettendo in conto una perdita di voti in quella parte di grillini duri e puri, legati alle tavole della legge scolpite del non-statuto e già riscritte innumerevoli volte: dall’ossessivo ripetere di non andare al Governo se non da soli, alle dimissioni in caso di indagini, salvo poi derogare se l’indagato è un sindaco del movimento, come Chiara Appendino, o il partner indispensabile di Governo come Salvini.

Se Di Maio, insieme a Salvini, deciderà che il Piemonte è il laboratorio perfetto per provare la declinazione governativa sul terreno regionale e, magari, effettuare quella tappa nel percorso verso il nuovo soggetto sovran-populista, non saranno certo i grillini che escludono a priori ogni alleanza, anche con il Carroccio salviniano. Con buona pace di Davide Bono e, insieme all’ex candidato alla presidenza nel 2014, quelli come lui, che dai banchi del consiglio regionale come da quelli del Parlamento dovranno, nel caso, adeguarsi.

Lo si è visto sulle Olimpiadi, non certo volute né caldeggiate da quell’ala del movimento, ma senza troppe discussioni sostenute da Di Maio. E si è visto anche altro che, alla luce di quel che potrebbe accadere, risulta illuminate: molti candidati del M5s nei collegi uninominali alle elezioni del 4 marzo scorso sono stati scelti tra persone non appartenenti in maniera stretta al movimento: dagli economisti Paolo BianconePaolo Turati all’architetto Alberto Sasso e al nuotatore olimpico Domenico Fioravanti, solo per citarne alcuni.

Perché interessanti queste figure? Perché nel caso si concretizzasse l’alleanza grillo-leghista, lasciando fuori Forza Italia o perlomeno quella parte di essa non disposta a salvinizzarsi, il punto di unione potrebbe essere “un candidato presidente – ipotizza Natale – vicino all’area dei Cinquestelle, un po’ come Conte”.

Per far valere la sua superiorità, senza mettere a repentaglio la conquista dell’ultima regione del Nord, il Capitano avrebbe le elezioni europee. Lo stesso giorno. Quello che, a dispetto dei proclami di tenuta del centrodestra ripetuti come una invocante giaculatoria dai berluscones e delle immutabili regole in continuo cambiamento richiamate dai grillini duri e puri, potrebbe vedere nascere la prima giunta carioca. E, forse, la strada alla Legapentastellata.   

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