Incidente diplomatico

Dicono che… a Palazzo civico stiano ancora cercando il modo per rimediare a quello che rischia di trasformarsi in un piccolo ma deprecabile incidente diplomatico. Ecco i fatti. Da tempo è stato concordato il dettagliato programma della visita a Torino di una delegazione del Comune di Glasgow, capitanata dal Lord Provost della capitale economica scozzese (equivalente del nostro sindaco) Eva Bolander, per siglare il MoU, Memorandum of Understanding, un protocollo d’intesa tra le due città gemellate per “rafforzare scambi di informazioni ed esperienze sulle opportunità di business, la rigenerazione urbana, la produzione industriale e l’occupazione”. Il clou dell’evento, in agenda per il 19 settembre, è fissato alle 10 del mattino con la firma dell’accordo tra Chiara Appendino e la collega scozzese, alla presenza dell’ambasciatore britannico per l’Italia, Jill Morris, e il console di Glasgow, Ronald Convery. Tutto sembrava filare liscio fino a quando, pochi giorni fa, agli uffici di George Square è arrivata la richiesta di far slittare l’incontro al pomeriggio a causa di sopraggiunti impegni della sindaca. Un cambio di programma giudicato “impossibile” dagli organizzatori, la Camera di Commercio Italiana per il Regno Unito. La delegazione, infatti, ha programmato di arrivare a Torino la sera prima proprio per poter partecipare all’incontro del 19, con ambasciatore e console che hanno fatto saltare appuntamenti pur di garantire la loro presenza. Inoltre, il Lord Provost è attesa nel pomeriggio a Venezia, quando il resto della delegazione andrà ad Altec Spazio. Perentoria la conclusione: “Come si può vedere, non è possibile riprogrammare la riunione. Confido che l’incontro ufficiale con il Sindaco di Torino possa essere confermato come concordato in precedenza”.

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