CONTI & SCONTI

"Fate sforare anche i Comuni"

Perché il governo può portare il rapporto deficit-pil al 2,4% e gli enti locali devono continuare a rispettare il patto di stabilità? Un ordine del giorno per la Sala Rossa. La provocazione del senatore dem Laus

L’iniziativa va presa per quello che è, una provocazione. Ma “utile per riflettere” dice il senatore Mauro Laus che ha buttato giù un ordine del giorno da presentare in Sala Rossa e negli altri Comuni per incentivare una politica economica espansiva pure negli enti locali. Il ragionamento da cui parte il parlamentare torinese è semplice: “Se la soluzione per rimettere in moto economia e consumi è lo sforamento dei parametri stabiliti dall’Unione Europea, allora questa possibilità deve essere data a tutti”. E dunque perché non presentare un ordine del giorno che impegni la sindaca Chiara Appendino “a farsi parte attiva, con gli altri Comuni piemontesi (…) affinché governo e parlamento rivedano, con urgenza, i vincoli di bilancio degli enti locali già ai fini della predisposizione e approvazione dei prossimi documenti economici e finanziari”?. Una proposta che si fonda sull’assunto, sancito dalla Costituzione, che lo Stato non è costituito solo dal governo centrale ma anche da quell’insieme di Enti, Unioni dei comuni, Province e Regioni che continuano a essere sottoposti a un patto di stabilità che li stritola come un cappio al collo. Anzi, la sensazione è che, a fronte di un così deciso allargamento dei cordoni della borsa a livello centrale, corrisponderà un inasprimento dei vincoli negli enti periferici, per non parlare dello spettro dei tagli. “Un principio, per essere tale, deve valere per tutti – conclude Laus -. Sarebbe quindi un atto di coerenza consentire anche ai sindaci di adottare un po’ di flessibilità e Appendino sa quanto potrebbe esserle utile qualche milione in più”.  

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