POLVERE DI (5) STELLE

Ruspe sulla maggioranza grillina

Scoppia la polemica tra i Cinquestelle di Torino sulla demolizione delle baracche abusive nel campo rom di via Germagnano. Per Appendino e Di Maio si è trattato di un fatto "storico". Ma l'ala radicale contesta: "Cavalchiamo i più biechi istinti ignoranti"

Per Chiara Appendino è stato un evento di portata tale da meritare una diretta sui social: “Abbattimento delle baracche abusive nel campo rom in via Germagnano. Tra pochi minuti la diretta”, aveva postato sulla pagina Facebook la sindaca con piglio salviniano mercoledì scorso. Salvo poi ammettere che lo smantellamento era avvenuto il giorno prima e che in diretta gli internauti avrebbero potuto seguire la conferenza stampa con il comandante dei vigili Emiliano Bezzon. In ogni caso per Appendino si è trattato nientemeno che di “un risultato storico. Era da 15 anni che, in via Germagnano, si aspettava un intervento di ripristino della legalità. Con le azioni di questi mesi stiamo dimostrando che in questa città non possono esistere aree franche in cui le persone si sentono libere di non rispettare le regole della comunità”.

Operazione e parole che non sono piaciute a una parte dei consiglieri grillini che, sempre sui social, aprono una nuova faglia nella maggioranza della Sala Rossa. “Non capisco davvero come il Movimento 5 Stelle sia diventato il partito delle ruspe”, attacca Daniela Albano. “Avevamo iniziato con l’obiettivo di diffondere coscienza civica tra le persone informazioni che rendessero i cittadini più consapevoli e partecipi alla vita politica. Siamo ridotti a cavalcare i più biechi istinti ignoranti”. Posizione diversa quella espressa dal collega Damiano Carretto, altro esponente dell’ala “radicale” dei pentastellati torinesi: “Ci sono ruspe e ruspe. Di fronte all’abusivismo edilizio sono l’unica soluzione (e sono fin troppo poche) e il superamento dei campi nomadi (come previsto dalle norme europee) prevede che vi sia prima un ricollocamento” osserva il consigliere che presiede la Commissione urbanistica del Comune, per poi aggiungere, a scanso di fraintendimenti: “Sull’abusivismo edilizio io non faccio nessun distinguo. Io sono per la demolizione sempre e comunque. Altro che condoni...”.

“Io non sto dicendo che l’intervento non fosse da fare - precisa in un successivo post Albano -. Quello che mi lascia perplessa è l’enfasi con cui si rilancia la cosa, ripresa dal Blog e pure da Di Maio. Argomentare non cavalcare gli umori”. “Il problema – conclude – è solo comunicativo”.

A nulla, evidentemente, è servita la dichiarazione di Luigi Di Maio: “28 baracche abusive abbattute dopo 15 anni. A Torino torna la legalità grazie a Chiara Appendino”, ha twittato ieri sera il vicepremier ma soprattutto capo politico del M5s. E così, dopo la discussione dei giorni scorsi sulla partecipazione “ufficiale” della Città alla manifestazione No Tav dell’Immacolata, risolta con la capitolazione della sindaca che ha concesso al vice Guido Montanari di sfilare con la fascia tricolore, la maggioranza torna a dividersi, rendendo la navigazione di Appendino sempre più perigliosa.

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