TRAVAGLI DEMOCRATICI

Congresso Pd, "rinunciamo tutti": l'appello (fuori tempo) di Furia

Il candidato della sinistra pronto a un passo indietro per riaprire la partita sul candidato unitario, purché aderiscano anche gli altri concorrenti. Fredda la risposta di Canalis e Marino. I giochi ormai sono fatti e il 16 dicembre ci sarà la conta

“Pronto a fare un passo indietro”. Nei giorni in cui si moltiplicano nel Pd piemontese gli appelli all’unità, il candidato della sinistra Paolo Furia accoglie le richieste che arrivano dalle sezioni e dai militanti di base e lancia la sfida agli altri due contendenti, il renziano (di rito boschiano) Mauro Marino e la cattodem Monica Canalis. “Tutti e tre possiamo fare un passo indietro per favorire l’individuazione di una candidatura unitaria” dice Furia in un video che sta circolando sui social. Al netto delle buone intenzioni, con la conta ormai alle porte, pare piuttosto difficile che si possa fermare la macchina congressuale, ormai avviata, e consentire alle varie anime del partito di sedersi nuovamente attorno a un tavolo per trovare una soluzione che, nonostante i mesi trascorsi in defatiganti trattative, nessuno è stato in grado di individuare.

“Mi sembra una proposta fuori tempo massimo – afferma Canalis –. È da aprile che lavoro per una candidatura unitaria. La scadenza per questo ragionamento era sabato scorso quando abbiamo avanzato due proposte, entrambe del Piemonte 2, che sono state bocciate”. Il riferimento è a Luigi Bobba e Chiara Gribaudo, nomi che avrebbero incontrato scarso apprezzamento da parte del Giglio Magico renziano. 

Piuttosto fredda anche la replica di Marino, il quale s’incontrerà questa sera, nella sede di via Ormea, con i suoi sostenitori: “Sottoporrò la questione”. Fair play che si scontra con il calendario: mandare tutto in aria a due settimane dalla data fissata per le primarie pare pressoché impossibile. “Faccio solo presente – prosegue Marino – che ero io il candidato unitario e la sinistra ha deciso di staccarsi. A oggi sono l’unico che ha nella propria lista rappresentanti di tutte le mozioni nazionali e con loro voglio fare un discorso legato al Piemonte”.

I gazebo saranno allestiti domenica 16 dicembre, mentre nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee nei circoli dove i candidati presenteranno idee e programmi. Su richiesta di Canalis e Furia non ci sarà la votazione degli iscritti (prevista dallo statuto), ma solo il dibattito in sezione, affidando alle primarie l’unica conta tra i contendenti.

print_icon