DIRITTI & ROVESCI

"Non accogliere è pericoloso", Nosiglia scomunica Salvini

L'arcivescovo di Torino avverte i rischi di trasformare in clandestini i profughi finora accolti. "Servono permessi di soggiorno adeguati e possibilità di lavorare. Non è una questione di carità ma di giustizia". E questo dovrebbe essere il compito della politica

L'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, coglie l’occasione del tradizionale incontro di Natale con i giornalisti per tornare a spezzare una lancia in favore dell’accoglienza. E a criticare le norme del cosiddetto “Decreto Sicurezza” varato dal Governo gialloverde, cavallo di battaglia del vicepremier leghista Matteo Salvini. Trasformare in clandestini i migranti finora accolti e seguiti da chi si occupa di accoglienza, avverte, può essere pericoloso. Un pericolo segnalato da tutte le strutture, laiche e religiose, che in questi anni si sono dedicate a rendere meno drammatica la condizione dei profughi.

“Con il Natale - afferma l’arcivescovo - Dio non ci ha dato dei regali o dei beni, ma un bambino, una persona da riconoscere e accogliere: il Natale deve essere quindi la festa dell’accoglienza, un valore che deve guidare le nostre azioni non solo in questo periodo ma sempre”. Gli immigrati “che noi abbiamo accolto, 300 a Torino e altrettanti fuori città - spiega - avevano tutti il permesso di soggiorno umanitario. Se non l’avranno più sarà un grande problema, diventeranno clandestini, e questo è pericoloso”. Per il presule “la difficoltà vera non è tanto l'accoglienza, che in qualche modo si fa, ma il necessario percorso di accompagnamento verso l’indipendenza degli immigrati. Servono permessi di soggiorno adeguati e possibilità di lavorare. Non è una questione di carità ma di giustizia, e operare per un mondo più giusto dovrebbe essere lo scopo della politica”.

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