CORPI INTERMEDI

Cgil, a Torino duello Colla-Landini

A due settimane dal congresso nazionale, gli aspiranti segretari si confrontano al Lingotto di fronte all'organizzazione dei pensionati, quella numericamente più consistente. In prima fila il governatore Chiamparino

Passa da Torino la conta per la scelta del nuovo leader della Cgil. Si è aperto questa mattina al Lingotto il congresso dello Spi, l’organizzazione dei pensionati, quella numericamente più consistente, che conta da solo quasi la metà degli iscritti del primo sindacato italiano. Lo Spi esprime il 25 per cento degli 860 delegati al congresso nazionale che si svolgerà dal 22 al 25 gennaio e a Torino ne elegge 212, di cui 108 pensionati e 104 in quota di solidarietà (ripartiti cioè tra territori e categorie), i quali si aggiungono agli altri 212 già eletti con lo stesso criterio ai congressi regionali.

A testimonianza della rilevanza dei pensionati, in platea sono presenti i due sfidanti alla guida della Cgil, gli emiliani Maurizio Landini e Vincenzo Colla: entrambi hanno preso posto in prima fila per ascoltare la relazione del segretario Ivan Pedretti, schierato con Colla. Attesa anche la segretaria uscente Susanna Camusso che prenderà la parola domani pomeriggio, dopo aver garantito nelle settimane scorse il proprio endorsement a Landini. Era già al Lingotto ieri sera Nino Baseotto, responsabile organizzativo della Cgil che ha incontrato Attilio Arseni, suo omologo dei pensionati. Al centro del confronto la quota di delegati, che saranno eletti a Torino, in particolare i 103 delegati della cosiddetta “quota di solidarietà”. Tra le autorità anche il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, che iniziò la propria carriera proprio nella Cgil e che sa quanto possa essere robusta la capacità di mobilitazione dello Spi a livello elettorale, in vista delle prossime elezioni regionali.

Lo Spi ha scelto come titolo della sua tre giorni “Qui si fa il futuro”, forte dei 2,7 milioni di tesserati che rappresentano la metà dei 5,5 milioni di iscritti alla Cgil. Il suo peso gioca a favore di Colla che può contare anche sul sostegno della degli edili di Fillea, dei lavoratori delle telecomunicazioni di Slc e dei trasporti della Filt oltre ai chimici-tessili della Filctem. Al fianco di Landini, invece, altre categorie di peso a partire dalla Fiom che ha guidato per sette anni e dalla Filcams (Commercio), che conta il maggior numero di iscritti tra gli attivi, oltre mezzo milione. Ci sono inoltre la Funzione pubblica della Fp, gli agroalimentaristi della Flai, i bancari di Fisac e i lavoratori atipici di Nidal.

Colla, vicino alla “vecchia” sinistra e ai partiti più tradizionali, è considerato un riformista ed europeista convinto; Landini fa tradizionalmente parte della sinistra della Cgil, quella più movimentista e meno legata agli schemi tradizionali. Accettando la candidatura, Landini si è subito detto pronto a chiamare Cisl e Uil a un sindacato che vada oltre l’unità d’azione per un’unità organica.

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