Cultura: morto Portinari, critico e docente

Addio allo scrittore, saggista, poeta e docente universitario Folco Portinari, pioniere della televisione nella Rai degli anni '50, raffinato intellettuale studioso di Alessandro Manzoni e della civiltà letteraria dell'Ottocento italiano, gran gourmet e gastronomo a cui si deve, insieme a Carlo Petrini, la stesura del Manifesto fondativo di Slow Food (1987), che ha rivoluzionato la cultura del cibo. Aveva 92 anni. Folco Portinari, ha reso noto la famiglia, è morto ieri a Milano e le esequie si svolgeranno lunedì 14 gennaio, alle ore 14, presso la casa funeraria San Siro, in via Corelli 120 a Milano. Era nato a Cambiano (Torino) il 25 gennaio 1926 e dal 1977 risiedeva a Milano. Il professore Portinari ha insegnato storia della letteratura moderna e contemporanea italiana all'Università di Torino (dove si era laureato con Giovanni Getto) e come critico e storico della letteratura ha pubblicato saggi e monografie su autori della letteratura italiana dell'Ottocento e Novecento.

Ha collaborato con le principali riviste letterarie, da "Letteratura", al "Ponte", a "Paragone", al "Verri". Poco più che ventenne, Portinari entrò in Rai negli anni Cinquanta per meriti culturali insieme al gruppo dei cosiddetti "corsari" di Umberto Eco, Enrico Vaime, Piero Angela, Angelo Guglielmi, Gianni Vattimo, Furio Colombo e altri intellettuali lontani dalla lottizzazione politica. Lavorò per la programmazione radiofonica e televisiva della Rai per un trentennio. Grazie alla sua sensibilità per la terra e alla passione per la cucina dei territori, portò in televisione il gastronomo Luigi Veronelli, con i suoi racconti sulla vita e le storie di contadini, allevatori, cuoche e cuochi, autore e presentatore televisivo del primo programma sulla cucina sugli schermi allora in bianco e nero della Rai.

Dall'amicizia e dalla frequentazione tra Portinari e Petrini nacque il manifesto di Slow Food, scritto in prosa poetica da Folco nel 1987: un documento rivoluzionario, oggi conosciuto in tutto il mondo, che ha contribuito a far prendere coscienza della dignità del proprio lavoro a generazioni di gastronomi, contadini, artigiani. Portinari si è occupato come studioso di temi e aspetti legati alla cultura del cibo e dell'alimentazione anche con la pubblicazione di libri.

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