CORPORAZIONI

Nervi tesi tra gli psicologi

Ordine nel caos. Si spacca la maggioranza del presidente Lombardo, tra epurazioni e accuse reciproche. Il vertice ancora nella bufera per aver partecipato a un concorso pubblico a Vercelli (poi sospeso)

Psicologi sull’orlo di una crisi di nervi. Tra dimissioni, espulsioni e accuse reciproche la maggioranza che sostiene il presidente dell’Ordine piemontese Alessandro Lombardo è nel pieno di uno psicodramma collettivo. La prima a sbattere la porta è stata, alla fine dello scorso anno, la consigliera Marzia Cikada, in aperta polemica con il vertice, l’8 febbraio scorso è arrivata l’espulsione del vicepresidente dell’Ordine Igor Graziato da AltraPsicologia, l’associazione-corrente, che detiene la maggioranza degli iscritti in Piemonte. L’11 febbraio un altro provvedimento disciplinare colpisce Giovanna Verde, segretaria dell’Ordine, sospesa da AltraPsicologia perché, in polemica con lo stato maggiore, ha smesso di pagare la propria quota. Ma che succede? Igor Graziato ha addirittura annunciato di aver coinvolto un legale con il quale sta valutando eventuali azioni. Il clima che si respira è tesissimo e il prossimo 27 febbraio, quando è in programma la seduta del Consiglio, c'è chi è pronto a scommettere sul redde rationem

AltraPsicologia è un’associazione radicata in tutta la Penisola che controlla alcuni ordini regionali con propri uomini – tipo Lombardo – e ha piazzato il suo numero uno Federico Zanon alla vicepresidenza dell’Enpap, l’ente previdenziale degli psicologi. Nell’annunciare la sua espulsione da AltraPsicologia, Graziato scrive: “Ho pagato personalmente la mia autonomia, la mia coerenza e la mia fedeltà a certi valori. Continuo a ritenere che sia inusuale per il presidente di un ordine professionale candidarsi a un concorso pubblico”. Graziato denuncia anche pressioni per dimettersi dalla carica di vicepresidente dell’Ordine del Piemonte, a cui però non ha ceduto.

La frattura tra il presidente Lombardo e un pezzo della sua stessa maggioranza risale ai primi mesi del 2018, quando il suo nome compare tra i candidati a un concorso pubblico per dirigente psicologo bandito dall’Asl di Vercelli. Scoppia un polverone, Il rischio di un conflitto d’interessi a molti appare palese dal momento che a doverlo valutare sarebbero stati degli iscritti all’Ordine da lui stesso presieduto. Della vicenda si occupa anche lo Spiffero, e alla fine il concorso viene sospeso dall’Asl in attesa di un parere dell'Anac. 

I guai per Lombardo, però, non finiscono qui. Tra le accuse che gli vengono rivolte anche quella di aver utilizzato dati sensibili degli iscritti all’Ordine per promuovere attività professionali private e pure la sua campagna elettorale del 2016, quando si candidò con i Moderati alle amministrative di Torino. Tra gli iscritti ci fu chi inoltrò delle segnalazioni dopo aver ricevuto nella buca delle lettere il materiale elettorale di Lombardo, ma se allora la questione si esaurì in un nulla di fatto ora sta riemergendo. Tra qualche giorno è previsto il redde rationem: il 27 febbraio infatti è in programma la riunione del Consiglio dell’Ordine. 

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