AMBIENTE

Piemonte in fiamme, quattro roghi al giorno

Trimestre nero per gli incendi boschivi: dall'inizio dell'anno sono stati 341, Torino la provincia più colpita. Complice la siccità, ma molti roghi sono di origine dolosa. E il sindaco leghista di Borgosesia Tiramani mette una taglia sul piromane del Vercellese

Trimestre nero per gli incendi boschivi in Piemonte: dall’inizio dell’anno sono stati 341, una media di quasi quattro al giorno; impegnati 4.032 volontari Aib e 1285 mezzi. È il bilancio parziale reso noto dalla Regione che ha prolungato il divieto di bruciare in campo i residui vegetali e lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi in tutto il territorio regionale. Una situazione causata anche dalla fortissima siccità che ha colpito il Piemonte sin dall'inizio del 2019 ma che nelle prossime ore dovrebbe terminare visto le piogge previste a partire dalla metà della settimana. Il sospetto è che molti di questi incendi abbiano natura dolosa al punto che il sindaco di Borgosesia e deputato leghista Paolo Tiramani ha messo una taglia sui piromani, annunciando una ricompensa di 5mila euro, di tasca propria, a chi segnalasse o documentasse eventuali roghi dolosi.

La provincia più colpita è Torino, con 143 roghi, ma in queste ore continua a preoccupare l’incendio a cavallo tra il Biellese e il Vercellese, dove sono già andati in fumo oltre 1.000 ettari di boschi. “Nonostante una decisiva politica di contrasto al fenomeno degli incendi boschivi - dice Alberto Valmaggia, assessore regionale alla Protezione Civile - è ancora alto il numero di roghi dolosi”.

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