FIANCO DESTR

Fratelli d'Italia, la Regione s'è destra

"Con Cirio in Piemonte si può vincere" sentenzia la Meloni dal palco del Lingotto dove ha chiuso la conferenza programmatica del partito. Il candidato governatore forzista ricambia con dolci parole e qualcuno in sala scommette sulla sua adesione al progetto di Toti

“In Piemonte si può vincere”. Parola di Giorgia Meloni che dal Lingotto di Torino dove ha chiuso la conferenza programmatica di Fratelli d’Italia rinnova il sostegno ad Alberto Cirio: “Saremo al tuo fianco per questa fida”, conferma dal palco l’ex ministro, galvanizzata dalla partecipazione alla due giorni di partito e non di meno dall’attenzione mediatica che sta riscuotendo il nuovo corso imposto in vista delle elezioni: “Il centrodestra può vincere e dare così un governo che sappia proteggere gli interessi dei piemontesi”.

L’aspirante governatore forzista ha ringraziato la leader per aver tenuto fede all’impegno sulla sua candidatura (“sulla parola di Giorgia non avevo dubbi”) garantendo da par suo altrettanta lealtà. “Noi vogliamo far ripartire il Piemonte – ha detto tra gli applausi della platea – e  lo faremo ripartire con voi. Sono onorato che il 26 maggio il mio nome sia scritto a fianco del vostro simbolo”. Un intervento apprezzato dai vertici locali e nazionali di FdI al punto che molti considerano Cirio parte di quel progetto di rifondazione del centrodestra cui sta lavorando Giovanni Toti, ormai in rotta di collisione con Forza Italia. Del resto l’asse con il governatore ligure è solido, così l’intesa politica, e nessuno si stupirebbe se dopo il 26 maggio Cirio decidesse di dare una mano al nuovo cantiere.

Ma prima occorre vincere. “Vogliamo far ripartire il Piemonte. E per farlo bisogna puntare sul lavoro – ha affermato nel suo intervento al Lingotto – . Questo è un luogo simbolo sono felice che qui si parli di lavoro e di Europa. Se vogliamo rilanciare il Piemonte, bisogna andare a prendere le risorse dove ci sono, in Europa, e non nelle tasche dei cittadini. Chiamparino ha gestito la programmazione dei fondi europei con timidezza, spendendo solo il 30 per cento delle risorse a disposizione. Non deve più accadere, per una questione etica e perché sono necessarie al rilancio del nostro territorio”.

Intanto, anche durante i lavori il coordinatore piemontese Fabrizio Comba ha proseguito il lavoro di paziente cesellatura per comporre liste e candidature in grado di dare rappresentanza alle varie anime oramai presenti nel partito. A cominciare da quell’area dei nativi aennini ultimamente un po’ sconcertata dall’arrivo di tanti ex di Forza Italia. In tal senso è da leggersi la decisione di Agostino Ghiglia, figura di spicco della destra nostrana, di correre alle Europee.

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