SLIDING DOORS

Emorragia di direttori nella sanità

A pochi giorni dalle urne c'è chi previene il possibile ribaltone in piazza Castello e fa le valigie. È il turno di Brambilla, che lascia la guida dell'Asl di Alessandria e si trasferisce in Emilia

Bye bye Asl Alessandria. La legislatura regionale si conclude con un altro direttore generale di azienda sanitaria che prende le valigie, senza quasi aver avuto il tempo di disfarle, saluta e se ne va. Oggi è toccato ad Antonio Brambilla, il quale dopo neppure un anno dalla sua nomina al vertice dell’Asl mandrogna migra in Emilia Romagna e va dirigere l’azienda di Modena.

La designazione da parte della giunta regionale presieduta da Stefano Bonaccini è di ieri. Oggi un vertice in fretta e furia in piazza Castello a Torino per tamponare questo ulteriore esodo nei ranghi dirigenziali della sanità: al posto d Brambilla, per ora, siederà l’attuale direttore sanitario Paola Costanzo. Un mandato triennale quello ricevuto nel giugno del 2018 dal medico nato a Cologno Monzese e con incarichi pregressi anche nella regione dove nei prossimi giorni si insedierà (dal 2005 al 2008 era stato a Piacenza per poi assumere la direzione del servizio di assistenza territoriale dell’Emilia-Romagna) che non è stato svolto neppure a metà. “Il benvenuto e i migliori auspici al dottor Brambilla, dirigente responsabile del servizio di assistenza territoriale dell'assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna, nuovo direttore generale dell’Asl di Alessandria”, così salutava il nuovo manager il capogruppo regionale del Pd e già presidente della commissione Sanità Domenico Ravetti.

Né lui, né l’assessore Antonio Saitta probabilmente in quegli auspici immaginavano ci fosse, per Brambilla, quello di un rapido abbandono del Piemonte. Non certo il primo, né il più importante: a fare scuola in fatto di valigie ci aveva pensato nientemeno che Fulvio Moirano, potentissimo direttore regionale che dopo aver varato la riforma della rete ospedaliera accompagnata da una ridda di critiche e polemiche aveva preso il traghetto per la Sardegna. Come lui altri direttori di aziende avevano mollato il Piemonte alla prima occasione. Lo stesso successore di Moirano, l’ex direttore ministeriale Renato Botti, arrivato con preventivo adeguamento in alto dello stipendio dirigenziale, avrebbe lasciato corso Regina per rispondere alla chiamata di Nicola Zingaretti alla Regione Lazio. Tra i vertici delle Asl ad abbandonare anzitempo il Piemonte era stato anche il direttore generale dell'Asl di Biella, Gianni Bonelli, migrato in Lombardia lo scorso dicembre e, insieme a lui, il suo omologo dell'azienda astigiana Mario Alparone anch'egli trasferitosi oltre il Ticino. Oggi è la volta di Brambilla. E chissà che da qui al 26 maggio, data dopo la quale potrebbero cambiare non poche cose anche sul fronte sanitario, ci sia chi aspetta una telefonata. Con il trolley in mano.

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