DA ROMA A TORINO

Molinari: "Andare avanti è complicato"

Il capogruppo alla Camera e segretario del Carroccio piemontese ammette la gravità della situazione. "C’è un'escalation abbastanza bizzarra nei confronti nostri e dei territori in cui governiamo"

Stretta nella morsa tra inchieste giudiziarie e l’alzo zero moralista del M5s, per la Lega sono ore travagliate. Una cosa è certa, in queste condizioni “andare avanti è molto complicato. Riccardo Molinari, capogruppo del Carroccio alla Camera e numero uno del partito in Piemonte, non sottovaluta le vicende che in pochi giorni rischiano di compromettere seriamente la cavalcata (finora) vincente della propaganda del Capitano. Intervistato da Radio Anch’io su parla della “escalation abbastanza bizzarra” nelle inchieste e critica i Cinquestelle, Luigi Di Maio in primis, che “sta usando il tema delle inchieste per una propaganda elettorale”. In queste condizioni “andare avanti diventa molto complicato”

“C’è un escalation abbastanza bizzarra nelle ultime settimane nei confronti della Lega e in generale nei confronti dei territori dove la Lega governa. Non direi che siamo sotto attacco. Diciamo che lasciano sorpresi alcune inchieste. Diciamo che siamo abituati da tanto tempo: spesso capita che sotto elezioni vengano fuori inchieste sui politici. Non ci sentiamo sotto attacco ma sottolineiamo la tempistica. Io penso che Di Maio abbia impostato la campagna elettorale del M5s facendo una distinzione morale tra loro e noi. Che stia usando il tema delle inchieste per una propaganda elettorale non sui temi ma sulle persone e questa è una cosa molto grave. Un conto è il teatrino della campagna elettorale, un conto è quando si fa una differenza antropologica tra onesti e disonesti e si mettono i propri alleati dall’altra parte del mondo. Quando manca la fiducia e se Di Maio è convinto che la Lega sia un partito di corrotti, andare avanti diventa molto complicato”.

Nell'intervista si è parlato del decreto " “Sicurezza bis”: “Per noi deve andare in Consiglio dei ministri così come l’autonomia. Ci auguriamo che si approvi lunedì perché abbiamo aspettato fin troppo”. Infine un commento anche sulle parole di Di Maio sui rimpatri: “Io fossi in lui mi concentrerei di più sulle tante crisi aziendali che non sono ancora chiuse come Pernigotti, Alitalia. Dovrebbe essere più concentrato a fare il suo lavoro in questo momento molto difficile per l’economia Italiana”.

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