Un piano per il futuro del Piemonte

Lo sviluppo economico e la riforma della Sanità, la salvaguardia dell’Oftalmico e del Regina Margherita, il rilancio dell’aeroporto di Caselle e il riordino di zone, come il Valentino, ostaggio della criminalità, sono al centro del progetto politico di Roberto Rosso, candidato per Fratelli d’Italia alla Regione Piemonte.

Sanità e sviluppo economico: una riforma fondamentale

La parola d’ordine è la riforma della Sanità. La spesa sanitaria costa quasi il 90% delle risorse economiche regionali, resta poco da investire sul territorio. In Lombardia invece - ma anche in Veneto e in Emilia Romagna - la Sanità costa il 50% quindi  loro hanno molti più soldi da usare per l’economia e lo sviluppo. Dobbiamo adeguarci al modello vincente della Lombardia che grazie alle convenzioni con privati e alla sussidiarietà, abbatte le liste di attesa e i pazienti sono liberi di scegliere dove curarsi, sempre a costo zero perché paga la Regione. In più disporremmo di molto più denaro da immettere nei circuiti della cultura, del turismo e dell’economia con ricadute positive su occupazione e lavoro.

Difesa dell’Oftalmico e del regina margherita: eccellenze da mantenere

Bisogna salvaguardare gli ospedali monospecialistici come l'Oftalmico e il Regina Margherita, due eccellenze del territorio. Non devono chiudere, devono essere garantiti i posti letto e devono essere aiutati a crescere come fiore all’occhiello della nostra offerta di Salute.

Rilancio dell’aeroporto di Caselle: più voli da e per Torino

Per rilanciare Torino e il Piemonte sia come luogo di turismo sia come polo commerciale, bisogna pensare alla sua “porta d’accesso”: l’aeroporto di Caselle. Va bene fare il Tav, una grande opera per rapidi collegamenti, ma sarà pronta tra trent’anni. Ora per rimettere la nostra Regione al centro dell’Italia e dell’Europa dobbiamo rilanciare lo scalo di Torino. Ha dimostrato la sua efficienza sotto le Olimpiadi, ma oggi ci sono sempre meno voli ed è colpa di una politica imperdonabilmente debole verso Milano. Basterebbe che le istituzioni partecipassero agli investimenti per rendere il Pertini base per note compagnie low cost. Invece ora si vuole smantellare anche l’apparato Enav di Torino per portarlo a Milano a scapito del personale che vi è impiegato e ignorando che qui si è fatta la storia del controllo radar. Con investimenti contenuti si potrebbero rilanciare i collegamenti aerei da e per il capoluogo piemontese.

Sicurezza: liberare dalla criminalità Valentino, Murazzi e periferie

Garantire la sicurezza è un dovere e passa da due punti fondamentali: mettere in ordine le zone degradate e restituirle alla civiltà; avere la certezza della pena, requisito indispensabile affinché chi è catturato non torni libero di delinquere dopo pochi giorni. Molti quartieri di Torino sono diventati una polveriera sociale. In pochi giorni abbiamo visto un condannato a piede a libero che ha sgozzato un passante ai Murazzi, un clandestino con due ordini di espulsione che ha preso sprangate gli agenti di polizia in Barriera, bande al Valentino che spacciano, spaccano vetri, scippano e aggrediscono i malcapitati. E’ chiaro che oggi la sicurezza non è priorità dato che l’amministrazione comunale ha lasciato in stato di abbandono decine di immobili pubblici come quelli al Valentino, che oltre essere precipitati nell’incuria e nel degrado, sono diventati covi di delinquenti e di tossici. Motivo per cui ho presentato un esposto alla Corte dei Conti per danno emergente e lucro cessante.

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