Un'autonomia responsabile

In più occasioni è stato fatto notare come l’eccesso di stato deresponsabilizza i cittadini che diventano sempre meno autonomi e sempre più dipendenti da mamma-stato. Tutto ciò risulta vero anche per gli amministratori locali che privati di una vera autonomia gestiscono gli enti a cui sono preposti con l’idea che in qualche modo esista una rete di protezione fornita dallo stato centrale. Di conseguenza è quasi naturale trovarsi molti comuni sommersi dai debiti che invocano lo stato per il salvataggio. Emblematico il caso di Roma con un debito di 12 miliardi. Qui è evidente come i partiti siano espressione di parte. I 5 stelle volevano intervenire per salvare la collega di partito, ma la Lega lo ha impedito perché gli elettori del nord si sarebbero sentiti defraudati.

Esempio di come la deresponsabilizzazione degli amministratori locali sia dannosa è il caso di Catania, salvata nel 2008 con un regalo di ben 140 milioni euro da parte del governo centrale allora presieduto da Berlusconi. Ora la città è di nuovo sommersa dai debiti, precisamente 1,6 miliardi destinati a crescere per il disavanzo di oltre 500 milioni trovato dai magistrati contabili: un’enormità.

I comuni ed in genere gli enti locali dovrebbero essere dotati di autonomia finanziaria completa e non dipendere da Roma per le loro finanze. Le uniche entrate di un ente territoriale dovrebbero essere tasse e imposte locali e con quelle dovrebbero erogare i servizi ai cittadini. In questo modo gli amministratori pubblici acquisirebbero una maggiore responsabilità nei loro compiti sapendo di non poter contare sul salvataggio statale. In caso di dissesto finanziario ci dovrebbe essere una procedura simile al fallimento aziendale con eventuali azioni legali contro i vecchi amministratori sia politici che burocrati.

Eventuali trasferimenti fra zone ricche e zone povere del paese dovrebbero essere gestiti a livello contrattualistico in assemblee degli enti locali dove si dovrebbe decidere quanto, come e per quali obiettivi. In un sistema realmente federale le tasse dovrebbe essere riscosse solo a livello locale e poi trasferite a livello centrale. Sull’esempio svizzero ci dovrebbe essere un’assemblea annuale in cui gli enti territoriali principali tipo regioni o cantoni debbano decidere quanto delle tasse riscosse debbano essere trasferite al governo centrale. In questo modo gli enti territoriali sarebbero responsabilizzati e si instaurerebbe una sana competizione fra loro perché ognuno cercherebbe di attrarre imprese e cittadini con servizi efficienti e tasse basse. Oltre a ciò, anche il governo centrale non potendo contare su entrate proprie, ma solo su quelle decise di volta in volta dall’assemblea degli enti territoriali principali, sarebbe costretto a ridimensionare le sue pretese cercando di organizzarsi per raggiungere una maggiore efficienza e efficacia delle sue azioni.

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