SCUDI INCROCIATI

"Udc addio, non siamo poltronisti"

La Dc di Mauro Carmagnola rompe l'alleanza coi cugini di Cesa. E attacca Barosini: "Con che coraggio andiamo a mendicare incarichi a Cirio?". Critiche anche al "metodo-Castello" nella raccolta delle preferenze

“Ma come si fa a reclamare posti che non ci spettano. Noi non siamo dei poltronisti”. Sono passate poche ore dal duro j’accuse di Gianni Barosini, coordinatore regionale dell’Udc nei confronti di Alberto Cirio, che arriva il controcanto di Mauro Carmagnola, leader piemontese della Dc di Giuseppe Pizza e alleato dei democratico-cristiani alle regionali: “Abbiamo ottenuto un risultato dignitoso, la nostra lista ha preso più di 13mila voti, l’uno e mezzo per cento, ma cerchiamo di essere realisti”.

Barosini si è detto “allibito” e ha puntato il dito contro il neo governatore per essere stato tagliato fuori dalle trattative sulla nuova giunta di centrodestra: “Da quando si sono chiuse le urne non sono stato per nulla contattato dal presidente così come dagli alleati”, nonostante quell’uno e mezzo per cento che ha contribuito, nel suo piccolo al successo finale. Nella lista dell’Udc c’era anche la componente della neonata Democrazia cristiana, di cui Carmagnola è coordinatore regionale. “L’Udc ha sfruttato le preferenze in modo improvvido come dimostra il metodo-Castello (il sindaco di Pianezza, recordman di preferenze) che rastrella voti a migliaia nella sua città. Noi siamo per un progetto diverso, un percorso identitario. Non cerchiamo strapuntini”. Tanto basta a Carmagnola per annunciare che quest’alleanza, appena nata, proprio come l’amore di Mina “è già finita”.

print_icon