POLITICA & GIUSTIZIA

Apologia di fascismo, denunciato il capo di Forza Nuova in Piemonte

Blitz della Digos dopo la manifestazione dello scorso 22 maggio. Sequestrati scudi e mazze da baseball e poi testi sul Terzo Reich e un busto di Mussolini. "Materiale che dimostra la pericolosità dei militanti"

Materiale inneggiante al fascismo e al nazismo è stato sequestrato dalla Digos, a Torino e a Ivrea, nelle sedi dei gruppi di estrema destra Forza Nuova e Rebel Firm. Il coordinatore piemontese di Forza Nuova Luigi Cortese è stato denunciato per apologia di fascismo. La posizione di altri quattro militanti, tra cui un ultrà juventino del gruppo Tradizione, è al vaglio dell'autorità giudiziaria. L’operazione della Digos è scattata dopo che alcuni militanti di Forza Nuova, lo scorso 22 maggio, esposero uno striscione con l'immagine del fascio littorio e la scritta Spezza le catene dell’usura. Vota fascista, vota Forza Nuova. La foto dello striscione, comparso in corso Unità d’Italia, a Torino, era stata postata sui social. Le indagini hanno rivelato rapporti con sodalizi oltranzisti di destra piemontesi e lombardi.

Nella sede di Forza Nuova Torino e di Rebel Firm, la polizia ha sequestrato bandiere con i simboli della Repubblica Sociale Italiana, della Decima Mas, della marina tedesca e della Falange spagnola. Sequestrati anche libri sulla Germania nazista, un busto del Duce, striscioni, svastiche e croci celtiche, cartelli raffiguranti Benito Mussolini. E ancora: manganelli, mazze da baseball e 25 scudi in plexiglass con croci runiche e i simboli di Lotta Studentesca. “Ciò che è stato sequestrato evidenzia una particolare pericolosità dei militanti – spiega il dirigente della Digos di Torino, Carlo Ambra – Scudi e mazze da baseball possono essere impiegate anche in iniziative di piazza”.

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