SACRO & PROFANO

Salvini scomunica Nosiglia: "I soldi li dia a 43 italiani"

Il leader leghista respinge la disponibilità dell'arcivescovo di Torino ad accogliere i migranti della Sea-Watch. "Per chi non rispetta la legge i nostri porti sono chiusi". Dure critiche anche dall'assessore Ricca: "Così si acuiscono i problemi delle nostre periferie"

“Caro Vescovo, penso che Lei potrà destinare i soldi della Diocesi per aiutare 43 Italiani in difficoltà. Per chi non rispetta la legge i nostri porti sono chiusi”. Lo scrive su Facebook Matteo Salvini, commentando le parole di monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo del capoluogo piemontese, che si è dichiarato “disponibile ad accogliere senza oneri per lo Stato questi fratelli e sorelle al più presto, se questo può servire a risolvere il problema” della Sea Watch, ancora al largo di Lampedusa con i migranti. Una replica dai toni muscolari, secondo l’ormai abituale stile del ministro, seguita a quella più garbata nei toni ma non meno tranchant del proconsole leghista sotto la Mole, Fabrizio Ricca.

Il segretario del Carroccio torinese e assessore a Immigrazione e Sicurezza nella nuova giunta regionale di centrodestra, commentando a caldo le parole del presule, vi aveva ravvisato a suo dire una contraddizione: “Nosiglia ha ragione, le periferie di Torino soffrono sempre più povertà, criminalità e abbandono. Quello in cui l’arcivescovo sbaglia, però, è pensare che l’accoglienza indiscriminata, lontana da un ragionamento approfondito sul fenomeno ma votata a una generica apertura dei porti, non sia un ennesimo problema proprio per quelle stesse periferie che soffrono”. Un ragionamento chiosato con il solito slogan: “Prima gli italiani”: “Ci sono italiani che pagano un prezzo altissimo di una crisi economia che colpisce molti quartieri e proporsi di ospitare un numero indefinito di immigrati non fa altro che andare a rendere ancora più critica la situazione di molte periferie. Integrare, se si sceglie la strada dell’accoglienza indiscriminata, è impossibile. L’unica cosa a cui portano politiche simili è alla nascita di ghetti. Il caso della Sea Watch è ancora più emblematico perché è una vicenda di politica internazionale seguita dal ministero, argomento su cui bisognerebbe evitare ingerenze di sorta”. Umanità rispedita al mittente.

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