PALAZZO CIVICO

E anche sui droni il M5s si divide

La vicepresidente del Consiglio chiede un ripensamento ad Appendino: "Se non piacciono ai torinesi possiamo cambiare". L'assessora Pisano nel mirino. Ormai nella maggioranza grillina è tutti contro tutti, dalla Tav alle Olimpiadi, fino al Motovelodromo

Tutti contro tutti. È questa ormai l’immagine di un Movimento 5 stelle che a Torino si presenta in versione anarchica. Sulle Olimpiadi (sfumate) sulla Tav (sempre più vicina) e per chi non ne avesse abbastanza pure sui droni, dopo il mezzo flop della Night Experience di San Giovanni. Questa volta a brandire la tastiera è la pasionaria Viviana Ferrero, vicepresidente della Sala Rossa, una che quando vede fuoco aghgiunge benzina: “Se i droni ai torinesi non piacciono, se sono tanto costosi e le sponsorizzazioni si possono usare per altro magari il prossimo anno cambiare?”.

Il dibattito è aperto, proprio nelle stesse ore in cui i grillini subalpini sono nell’occhio del ciclone per aver privato Torino del sogno olimpico mentre i romani stanno per sdoganare la Torino-Lione. “Il problema – sostiene Ferrero – è che non sono stati neppure applauditi e io una domanda da amministratore me la pongo. Siamo scesi al 13% magari due domande ce le dobbiamo fare, non credi?” aggiunge la consigliera rispondendo a chi sostiene che i torinesi vogliono “criticare a prescindere tutto quello che fa la Appendino”. La stessa Ferrero è impegnata contro la “privatizzazione del Motovelodromo”, cioè contro la cessione in diritto di superficie dell’antico impianto sportivo di corso Casale a un privato. È pure partita una petizione on line che finora ha ottenuto un centinaio scarso di sottoscrizioni e così la delibera già approvata in giunta per il momento è ferma e anche oggi la maggioranza non ha dato il via libera all’invio in aula del provvedimento in attesa di chiarimenti da Appendino.

Insomma, la situazione è sempre più tesa e gli assessori più esposti ora rischiano di tornare nel mirino della maggioranza. Prima fra tutti Paola Pisano, “quella che parla di 5G e non riesce a far funzionare un’anagrafe” si lamenta un consigliere sotto anonimato. Delle sue ambizioni da sindaca sanno tutti, così come tutti hanno sentito i fischi che ieri le sono piovuti sulla testa durante la sfortunata passerella prima dello spettacolo, iniziato con oltre mezz’ora di ritardo. Luigi Di Maio la voleva in lista alle Europee, poi i consiglieri grillini stopparono tutto. E se Ferrero è contro i droni, il collega Aldo Curatella da settimane mette in guardia sui rischi per la salute del 5G, tecnologia su cui l’amministrazione punta tantissimo al punto da essere pioniera nella sperimentazione tra le città italiane.

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