Tav, Cirio: il Piemonte dà per scontato il sì di Conte

Alla fine il via libera alla Tav arriverà. Ne è convinto il presidente di centrodestra del Piemonte Alberto Cirio. "Ieri abbiamo pubblicato l'ultima tratta di bandi, quindi l'opera oggi è tutta bandita. Se si può tornare indietro? Telt è a metà francese e metà italiana, dipende dai governi. Noi come Regione abbiamo assunto la decisione, adesso attendiamo entro il mese di luglio una nota politica del governo che assecondi la scelta e la renda definitiva", dice Cirio a Circo Massimo, su Radio Capital, "Non sono preoccupato delle schermaglie nel governo. Le parole di Conte sono state chiare già qualche settimane fa, quando ha detto che, seppur per lui l'opera non serve, ormai non si può tornare indietro. E sono rassicurato dalle parole del vicepremier Salvini: da quando è venuto a visitare il cantiere e ha annunciato che su Tav non si torna indietro, ha avuto una grande coerenza nei suoi passaggi". "Lo stato di salute della Lega nel governo farà sì che la Tav venga realizzata attraverso anche quest'ultimo passaggio di carattere politico. Se non ci fosse tutto orientato e proiettato alla realizzazione dell'opera, ieri non si sarebbe proceduti con la pubblicazione dei bandi", continua il governatore del Piemonte, "scriverò al premier Conte, ma sono molto fiducioso: quest'opera va realizzata senza se e senza ma e nella sua versione originale. La stessa società è governativa, al 50 per cento è proprietà del governo, se non ci fosse stato questo sentore non vedo perché compiere atti costosi e onerosi. Credo che ormai i passaggi siano definitivi. E comunque io mi adopererò perché lo siano". A proposito dell'esecutivo, Cirio dice: "Se mi fido ciecamente di Conte? Non è che mi fido ciecamente di Conte: vedo la situazione politica italiana e mi fido di Salvini, e del fatto che sulla Tav ha una posizione netta e che oggi il suo peso nel governo è determinante e sarà determinante anche per questa partita così importante per il futuro del paese". E in caso di crisi di governo dopo la Tav? "Io credo nel centrodestra unito, sono felice se un domani si potesse riproporre questa alleanza che governa Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli", continua il presidente del Piemonte, "Ma pensiamo che le crisi non aiutino i cittadini in una fase di difficoltà. Se riusciamo ad avere questa posizione, e sarebbe sufficiente una dichiarazione o una lettera perché l'Europa non chiede un atto formale ma solo un via libera politico definitivo, finalmente chiuderemo questa partita".

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