PALAZZO CIVICO

Ztl, rottura tra commercianti e Appendino

L'incontro tra sindaca e organizzazioni dei negozianti registra lo strappo nei rapporti. Posizioni inconciliabili. Coppa (Ascom): "L'amministrazione insensibile alle nostre richieste". Banchieri (Confesercenti): "Fanno cassa sulle spalle dei torinesi"

È rottura fra le associazioni dei commercianti e l’amministrazione comunale, sulla nuova Ztl. A riferire l’inconciliabilità delle posizioni è la presidente di Ascom Torino Maria Luisa Coppa al termine di un incontro, oggi, con la sindaca Chiara Appendino sul progetto che, a dispetto del titolo scelto – “Centro Aperto” – prevede l’estensione dell’area di divieto di accesso e il pagamento in entrata. “Annunciamo la rottura totale con questa amministrazione, che non si muove di una virgola – dice la Coppa –. A nome delle nostre imprese siamo indignati, non hanno preso in considerazione le esigenze delle nostre imprese e a un centro già deserto aggiungono il ticket d’ingresso quindi significa una città compromessa”. Per il presidente di Confesercenti Torino Giancarlo Banchieri “il motivo è sicuramente fare cassa sulle spalle dei torinesi, non è ambientale. Chiediamo alle forze di opposizione di incontrarci e aiutarci a fermare questo progetto. Siamo contro quella che è solo una tassa”.

Appello immediatamente raccolto dalle forze di opposizioni, a partire dal Pd. “Siamo a fianco di cittadini, imprese, professionisti, lavoratori e commercianti che per l’ennesima volta hanno preso porte in faccia da questi signori e siamo disponibili a studiare con loro le forme per impedire che il pedaggio che il M5s vuole mettere entri in vigore – afferma il capogruppo Pd in Sala rossa Stefano Lo Russo a proposito del nuovo modello di regolamentazione degli accessi al centro città –. Appendino e i suoi assessori Lapietra e Sacco per l’ennesima volta prendono in giro imprese e commercianti e nonostante la proposta costruttiva messa sul tavolo, sosta pagata a effettivo consumo e non il ticket di ingresso in Ztl, non si muovono di una virgola e con cocciuta arroganza insistono nel loro scellerato progetto di pedaggiare con 5 euro l’accesso alla Ztl”. Per l’esponente dem il provvedimento è “una misura che non produce alcun beneficio dimostrabile per la qualità dell’aria, che è classista consentendo solo a chi se lo può permettere di entrare e uscire a piacimento, che non è supportata da alcuna reale alternativa di trasporto pubblico e che non farà altro che allontanare i cittadini dal centro”.

Altrettanto duro l’esponente dei Moderati Silvio Magliano, neo consigliere regionale: “È chiaro che i 5 Stelle puntano a uccidere prima il commercio del centro e subito dopo la città nel suo insieme. I torinesi sono stufi, questi signori tolgano al più presto il disturbo”. Magliano parla di “voglia di fare cassa come ragione profonda” e della finalità ambientale “come inconsistente copertura ideologica”. Commentando l’incontro di oggi fra Città e associazioni di categoria, osserva che “il tavolo di trattativa coi commercianti, che pure stanno provando a proporre alternative costruttive, è fatto saltare dai Cinque Stelle. Nessuno stupore – dice –, era chiaro fin dall'inizio che sarebbe stata questa la conclusione della farsa”. Per il consigliere “la pazienza dei torinesi è esaurita. Questa Giunta tolga il disturbo al più presto perché la città non ha bisogno di questi signori, dei loro pedaggi, dei loro balzelli e della decrescita che, quella sì con straordinaria efficienza, ci stanno facendo assaporare”.

La sindaca respinge l’accusa di essere chiusa al confronto: “Siamo disponibili a dialogare con tutti e la nostra porta rimane sempre aperta, posso comprendere che queste proposte possano essere considerate non sufficienti o che non soddisfacenti ma non accetto che si dica che non abbiamo fatto proposte o che Torino è una città morta”, dichiara la prima cittadina replicando alle associazioni dei commercianti. “Le nuove proposte che abbiamo presentato – precisa Appendino – rappresentano un passo avanti a tutela delle attività commerciali e per una maggiore vivibilità del centro per tutti”. E aggiunge: “abbiamo una priorità politica che è la tutela dell’ambiente e la salute e su questo siamo stati chiari fin dal primo giorno, cosi come abbiamo sempre detto, anche alle associazioni dei commercianti, che ci saremmo mossi nel perimetro della delibera che avevamo approvato”. Per la sindaca grillina “se ci sono una battaglia ostruzionistica o critiche su un provvedimento è legittimo, ma lo è altrettanto che un’amministrazione, che si è candidata con un programma in cui questo punto era chiarissimo, lo porti avanti. Se significa perdere voti siamo disposti a farlo, non governiamo per il consenso”. Subbia, dica allora in una democrazia qual è il parametro per misurare 

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