SICUREZZA & LEGALITA'

Blitz di polizia nell'estrema destra

All'alba la Digos ha perquisito sedi di alcune organizzazioni neofasciste e abitazioni di militanti. Nel mirino la torinese Legio Subalpina, di area skinhead, e Forza Nuova. Sequestrato materiale fuorilegge

La Digos di Torino ha perquisito stamattina la sede del gruppo “Legio Subalpina”, compagine torinese d’area skinhead di corso Allamano, e una decina di abitazioni di militanti o sedi altre associazioni di estrema destra, sequestrando materiale ritenuto fuorilegge, tra questi c’è un magazziniere, un operatore del mattatoio di Torino, un farmacista, un agricoltore, un imprenditore nel settore della falegnameria. Le operazioni di controllo e prevenzione hanno riguardato anche militanti di Forza Nuova e Rebel Firm di Ivrea. Si tratta del secondo blitz della polizia dopo l’operazione dello scorso 20 giugno, quando erano stati sequestrati, fra le altre cose, un busto di Mussolini, manganelli con la scritta “Dux Mussolini”, poster del Duce e bandiere e pubblicazioni inneggianti il Fascismo. Luigi Cortese, coordinatore cittadino di Forza Nuova, era stato denunciato per apologia di fascismo.

Nell’operazione è stato arrestato, per detenzione e munizionamento di armi da guerra, Fabio Carlo D’Allio, leader del gruppo di area skin Legio Subalpina. Ventotto anni, lavora per una ditta che smista la corrispondenza privata ed è già noto alle forze dell’ordine per rapina, danneggiamento, rissa, porto abusivo d’armi e manifestazione fascista. Nella sua abitazione, gli agenti della Digos hanno trovato, oltre a diverso materiale con simbologia fascista e nazista, anche munizioni da guerra.

Materiale inneggiante al fascismo e al nazismo, coltelli a scatto, mazze, tirapugni, un machete, proiettili, manganelli telescopici, elmi nazisti, pistole giocattolo senza tappo rosso e diversi fucili e pistole per soft air. Oltre a vestiti, adesivi, stendardi, caschi riconducibili ai gruppi ultrà della Juventus (con particolare riferimento al sodalizio di estrema destra “Drughi Giovinezza” e al gruppo “Tradizione Antichi Valori”). È parte del materiale che gli agenti hanno sequestrato nelle 11 perquisizioni effettuate questa mattina a Torinoe Ivrea. L’attività di indagine per il reato di apologia del fascismo era nata a seguito dell’esposizione lo scorso 22 maggio, in corso Unità d´Italia a Torinodi uno striscione recante la scritta “Spezza le catene dell’usura vota fascista vota forza nuova” (seguita dal simbolo del fascio littorio), la cui foto ritraente l’azione criminosa era stata anche postata sul profilo facebook di Forza Nuova Torino. 

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