LA NUOVA REGIONE

Politici bocciati al primo esame

Non sanno quanti sono gli abitanti del Piemonte e neanche il numero delle province, eppure dovranno governare la regione per i prossimi cinque anni. Tra il serio e il faceto ecco la nostra inchiesta - VIDEO

Secondo giorno di scuola per i consiglieri regionali del Piemonte e già iniziano le prime interrogazioni. Fedeli alla massima di Eduardo, secondo cui gli esami non finiscono mai, siamo stati noi dello Spiffero (servizio di Dora Mercurio) a fare qualche domanda di politica amministrativa e storia istituzionale agli eletti piemontesi. Quanti sono gli abitanti del Piemonte? E quante le sue province? Quanti soldi ha a disposizione la Regione ogni anno? Nel giorno del dibattito in Consiglio sulle linee programmatiche del neo governatore Alberto Cirio, abbiamo interrogato i nuovi eletti per capire quanto ne sanno di quella complessa macchina che è la Regione. Domande banali ma che in taluni casi sono bastate per cogliere in fallo i componenti – in gran parte nuovi – del parlamentino subalpino che, per la cronaca, s’è insediato per la prima volta nel 1970 dopo la riforma che ha affidato alle regioni deleghe e competenze precise.

Mentre le urne hanno decretato una maggioranza ben chiara, gli strafalcioni sono quanto mai bipartisan, anzi tripartisan, equamente divisi tra destra, sinistra e Movimento 5 stelle. E se l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ancora non sa bene a quanto ammontano entrate e uscite dell'ente, il grillino Ivano Martinetti crede, invece, che ci siano solo 7 province (ma alla fine il Vco non ci si è trasferito in Lombardia). E a proposito di Ossola, che dire del capogruppo leghista Alberto Preioni secondo cui gli abitanti piemontesi sono 7 milioni? Qualcuno lo avvisi che ammontano a poco più della metà.

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