COMUNE DI TORINO

Versaci, grillino furioso: urla e insulti contro i colleghi

L'ex presidente della Sala Rossa, fedelissimo di Appendino, prima sbraita contro la compagna di partito Ferrero poi inveisce verso il consigliere di opposizione Tresso (non esente da colpe). Uno spettacolo davvero avvilente

Una rissa sfiorata, urla da bar e un “consigliere bullo” che dopo aver sbraitato contro alleati e avversari ha costretto il presidente della Commissione Controllo di Gestione Claudio Lubatti a chiudere la seduta dopo pochi minuti dal suo inizio. Protagonista di una sceneggiata da Cavalleria Rusticana, l’ex presidente del Consiglio comunale di Torino Fabio Versaci, entrato in Sala Orologio già piuttosto provato da una discussione con la collega del M5s Viviana Ferrero sull’annosa questione dei benefit per i componenti dell’ufficio di presidenza dell’aula. “Meglio avere dei nemici che falsi amici” ha urlato davanti a tutti, poi, direttamente verso la vicepresidente della Sala Rossa: “Rinuncia all’abbonamento Gtt se hai il coraggio” e lei “ho rinunciato al parcheggio”. Il livello della discussione è altissimo, quasi aulico. In mattinata i Cinquestelle si erano già confrontati animatamente sul Salone dell'Auto: una mozione della stessa Ferrero prevede, infatti, il suo allontanamento dal parco del Valentino; un provvedimento su cui nella maggioranza tanti sono in disaccordo.

Tutt’intorno consiglieri e dipendenti attoniti prendono posto. La commissione è stata convocata per pianificare i lavori estivi, nulla di politicamente spumeggiante e infatti non c’è quasi nessuno. Alla fine a mettere un po’ di pepe ci ha pensato proprio Versaci, il quale non pago dell’alterco con i suoi ha avuto modo di inveire anche contro l’opposizione e in particolare nei confronti dell’unico consigliere del centrosinistra presente, Francesco Tresso, il quale pure non si è distinto per bon ton. Reagendo alle provocazioni dell'esponente grillino, infatti, l’esponente della lista civica di centrosinistra ha abbandonato il suo posto recandosi verso l'avversario e incoraggiandolo a ingaggiare una sfida tipicamente maschile: “Cosa vuoi fare, tirarci giù le mutande e vedere chi ce l’ha più lungo?”. È a questo punto che l’ex presidente del Consiglio, fedelissimo di Chiara Appendino, sono saltati nuovamente i nervi: “Non ho paura di te, allontanati” è stato l’esordio. Poi ancora: “Vattene dalla commissione, vergognati, sei un ipocrita”. Gli parla sopra, lo costringe a interrompere più volte l’intervento. I due arrivano quasi allo scontro fisico, lo spettacolo è avvilente. Lubatti sospende i lavori.   

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