Cir-Cofide: assemblee approvano fusione dal gennaio 2020

Le assemblee straordinarie degli azionisti di Cofide e Cir, che fanno capo alla famiglia De Benedetti, hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione di Cir nella società controllante (Cofide), con effetti a partire dal 1° gennaio 2020. Lo si legge in una nota in cui viene indicato che a valle dell'operazione Cofide modificherà la propria denominazione sociale in “Cir, Compagnie Industriali Riunite” Cir e Cofide ricordano che l'obiettivo dell'operazione è di "semplificare la struttura societaria e di governance del gruppo, attraverso la concentrazione del ruolo di holding in un'unica Società, accorciando altresì la catena di controllo". In questo modo - secondo il Gruppo - si viene a creare una società con una dimensione del flottante in rialzo al 41,6% rispetto al 20% di Cir e al 29,5% di Cofide, che consentirà una "maggiore facilità di negoziazione delle azioni e appetibilità delle stesse per gli investitori". Con la fusione si vengono ad eliminare inoltre le duplicazioni di costi legati al mantenimento di due società holding quotate. Il rapporto di concambio è di 2,01 azioni ordinarie Cofide dal valore nominale di 0,5 ciascuna per ogni azione ordinaria Cir. Per realizzarlo Cofide procederà ad un aumento di capitale di 292,63 milioni di euro, con l'emissione di 585,26 milioni di nuove azioni da 0,5 euro di valore unitario.

print_icon