CAMBIA LA MUSICA

Al Regio entra in scena Schwartz

Tedesco, 45 anni, curriculum internazionale, tra tradizione e innovazione: succede al "grillino" Graziosi rimasto solo un anno alla guida dell'ente lirico torinese. Ora il rilancio del teatro parecchio ammaccato da beghe politiche e ipoteche finanziarie

Cala il sipario su William Graziosi. Sebastian Schwartz, direttore artistico fino al 2016 del Teatro An Der Wien e della Vienna ChamberOpera, sarà il nuovo sovrintendente del Teatro Regio di Torino. È un nome internazionale quello scelto all’unanimità dal consiglio di indirizzo dell'ente lirico per la successione al discusso manager scelto a suo tempo da Chiara Appendino per il posto occupato per molti anni da Walter Vergnano. Spetta ora al ministro della Cultura, Alberto Bonisoli, ratificare la nomina. “Questa scelta porta a Torino un nome di spicco, giovane, che sono convinta darà un’ulteriore spinta al processo di sviluppo e internazionalizzazione del Teatro”, commenta la sindaca che ringrazia il Consiglio d’indirizzo “per l’importante lavoro svolto”.

La decisione è arrivata dopo una lunghissima giornata durante la quale sono stati esaminati i profili scelti dalla Praxi, la società di consulenza che ha effettuato la preselezione tra duecento candidati – tra questi c’erano lo stesso Graziosi e Claudio Orazi, sovrintendente del teatro lirico di Cagliari – compilando una short list con le nove persone con i requisiti più adatti. Quello di Schwartz, tedesco, 45 anni, era l’unico nome internazionale e il più giovane tra quelli in corsa.

Graziosi aveva assunto la guida del Regio di Torino solo un anno fa in un periodo molto complicato per il teatro, che aveva chiuso in rosso gli ultimi bilanci con un buco di 1,8 milioni di euro nel 2017. Per risanare i conti il sovrintendente aveva incaricato – d’accordo con la Regione e le fondazioni bancarie – il bocconiano Guido Guerzoni di elaborare il piano di sviluppo, presentato nei mesi scorsi in consiglio di indirizzo.

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