Imprese artigiane, segnali di moderato ottimismo 

Dalle imprese artigiane del Piemonte arrivano segnali di "moderato ottimismo". Secondo l'indagine congiunturale di Confartigianato - elaborata sulla base di un'intervista telefonica a un campione di quasi 2.300 imprese artigiane piemontesi, selezionate tra i principali comparti di produzione e di servizi - il saldo dei nuovi ordini passa da -1,72% allo 0,55% e le stime di produzione totale salgono dal 3,57% al 5,70%. Un peggioramento delle previsioni si registra in merito al carnet ordini dal 2,45% all'1,75% e i ritardi negli incassi aumentano dal 24,45% al 36,78%. Una nota positiva viene dalle previsioni relative all'occupazione con il rafforzamento della positività del saldo, che sale dallo 0,05% all'1,24%: coloro che intendono assumere apprendisti salgono dal 5,81% al 6,09%. Gli intervistati che prevedono investimenti per ampliamenti salgono dal 5,85% al 6,22%. "Al parziale miglioramento delle aspettative degli intervistati ha influito probabilmente da un lato la decisione dell'Unione Europea di non avviare la procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia, dall'altro il calo dello spread". commenta Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Imprese Piemonte. "Per quanto riguarda il Piemonte - spiega - abbiamo iniziato il dialogo con la nuova Giunta regionale, confidando che possa essere pienamente ripreso il metodo concertativo sia a livello politico che tecnico, in modo da poter portare al decisore pubblico le istanze e le proposte della categoria artigiana allo scopo di poter contribuire alla costruzione di valide politiche regionali per la legislatura appena iniziata".

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