POLEMICHE

"Verità per Bibbiano", propaganda in Regione

Sulla facciata del Palazzo della giunta l'assessore leghista Ricca srotola uno striscione in cui chiede di fare luce sulla vicenda degli affidi. Il governatore Cirio succube dell'alleato acconsente. Valle (Pd): "Grave l'uso politico di una sede istituzionale"

“Da oggi la facciata della Regione Piemonte ha appeso un nuovo striscione in cui si chiede verità per una storia che fa paura, quella dei bambini di Bibbiano”. Ad annunciare l’iniziativa è Fabrizio Ricca, assessore ed esponente di punta della Lega torinese, che manifesta così la volontà del centrodestra di usare la vicenda degli affidi per la propaganda politica. Il governatore Alberto Cirio, solitamente misurato e poco incline alle piazzate, nell’acconsentire alla posa dello striscione accanto a quello che invoca “verità” per Giulio Regeni, mostra di subire le pressioni dell’alleato.

Di propaganda “disgustosa” parla Daniele Valle, consigliere regionale del Pd, “soprattutto se si pensa che essendo loro al governo devono essere i primi a monitorare e supportare le indagini, invece di vomitare bugie in giro. Qui è ancor più grave e assurdo l’uso politico di una sede istituzionale. Chiederemo conto di questa cosa al presidente Cirio che dovrà spiegarci chi e quando ha dato l’autorizzazione”.

L’iniziativa, spiegano da parte loro gli assessori Fabrizio Ricca (Sicurezza) e Chiara Caucino (Welfare), è promossa “per dare un chiaro segnale di vicinanza alle famiglie coinvolte da questa storia. Una richiesta di trasparenza, un invito a indagare a fondo e ad accertare tutte le responsabilità ma anche un monito per le istituzioni stesse, compresa la nostra, nel perseguire sempre politiche e prassi che favoriscano i bambini e non li mettano mai in pericolo”.

Com’è noto, il piccolo comune emiliano è diventato da qualche settimana l’epicentro di un ciclone politico, mediatico e giudiziario, alimentato dalle accuse di M5s nei confronti del Pd che vede coinvolto il suo sindaco a cui viene contestato di aver violato le norme sull’affidamento dei locali dove si svolgevano le sedute terapeutiche, ma è estraneo ai crimini contro i minori, Un clima reso ancor più incandescente dalla recente visita del leader della Lega Matteo Salvini. Secondo i pubblici ministeri di Reggio Emilia, alcuni psicologi e assistenti sociali avrebbero contraffatto atti e manipolato dei bambini per far emergere situazioni molto gravi di violenze e abusi in famiglia, che in realtà non sarebbero avvenute. In questo modo hanno giustificato l’affido ad altre famiglie, che secondo i magistrati avrebbero incamerato il contributo economico previsto dalla legge. Prima di essere destinati alle famiglie i bambini venivano portati in una struttura pubblica di Bibbiano, “La Cura”, nata come un centro di sostegno per i minori vittime di violenza e abuso sessuale, in gestione a una onlus di Moncalieri, “Hansel e Gretel”. Il direttore di questa struttura, Claudio Foti, considerato uno dei principali esperti in Italia di lavoro con bambini vittime di abusi. Oggi è tra gli indagati. 

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