ALTA TENSIONE

"Sulla Tav il M5s ci ha venduti"

Alla marcia in Valsusa Perino, leader storico del movimento contro la Torino-Lione, si scaglia contro i grillini, rei di non aver fatto nulla per bloccare l'opera: "Sono come tutti gli altri, hanno calato le brache"

“Sapevamo benissimo che alla fine avrebbero calato le brache sulla Tav, come le hanno calate su tutto il resto”. La rottura tra i No Tav e i Cinquestelle è sancita dal veleno che scorre sulla bocca di uno dei leader storici del movimento che si oppone alla Torino-Lione. Quell’Alberto Perino che pure alle politiche dell’anno scorso si era speso apertamente per i grillini. “Abbiamo consigliato di fare questo o quest’altro, ma non ci hanno mai ascoltati”, aggiunge a margine della manifestazione No Tav in Valle di Susa. Perino, non lascia spazio a scuse e rinnega addirittura il legame con il garante M5s, Beppe Grillo. “Mi è bastata la sua dichiarazione. Sono deluso, con lui a livello personale perché c’era un rapporto di stima non dico di amicizia ma c’era grossa stima. E adesso non lo stimo più”, afferma.

Nel giorno in cui si apprende che il Ministero dei Trasporti ha inviato una lettera per confermare il via libera del governo italiano all’opera e in cui Luigi Di Maio fa ancora finta di voler bloccare l’opera con un voto parlamentare dall’esito scontato, Perino lancia accuse pesantissime: “Ci avete venduti, come tutti gli altri. Non prendeteci in giro: in un anno non avete mai detto una volta No Tav”. E ancora: “Quello che infastidisce è che signori come la Castelli, come Di Maio, come Carabetta, come altri fanno comunicati incredibili dove si dichiarano ultra No Tav. Ci avete venduti, non prendeteci in giro – ribadisce –. Adesso che succede? Nulla, non c’è niente di nuovo sotto il sole”. Se non la fine di un sodalizio politico, tra una parte della Valsusa e i Cinquestelle.

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