No Tav contro la mozione M5s: "Una vera presa per i fondelli"
16:32 Martedì 06 Agosto 2019Perino vomita bile sugli antichi compagni d'arme: "La loro iniziativa è un'idiozia, un modo per cercare di salvarsi la faccia, ma non ci riescono. Anzi, è proprio una presa in giro". Ora il fronte contro l'opera in Valsusa è isolato e senza referenti politici
“La mozione del Movimento 5 stelle contro la Torino-Lione è un’idiozia. È una maniera per cercare di salvarsi la faccia, ma non ci riescono. Anzi, è proprio una presa per i fondelli”. Ha un diavolo per capello Alberto Perino, leader storico del movimento No Tav della Valle di Susa. Proprio lui che, fino all’ultimo anche di fronte alle critiche crescenti verso i primi cedimenti dei grillini aveva chiesto ai suoi compagni d’arme di concedere ancora fiducia al partito dell’amico Beppe Grillo, ora pronuncia parole di fuoco verso una forza politica che credeva salda al suo fianco nella lotta contro il supertreno.
“Dopo il voto di fiducia sul decreto Sicurezza bis – aggiunge l’ex bancario alla vigilia della discussione in Senato – non mi aspetto più nulla. Alla mia età non sono deluso, ma prendo atto”. La scorsa settimana Perino aveva invitato gli eletti M5s a non dare la fiducia al provvedimento e anche a lasciare la formazione politica e a mantenere gli incarichi per continuare a rappresentare le istanze contro la Tav. Un appello – per qualcuno un vero e proprio diktat – che il M5s ha lasciato cadere nel vuoto in nome del realismo politico (e, per i detrattori, della difesa di scranni e poltrone).
Sono sei, al momento, le mozioni sulla Tav presentate al Senato e che verranno discusse nella seduta di domani in Aula. Secondo quanto si apprende, tutti i testi dovrebbero essere messi in votazione. Solo due mozioni sono contrarie all’opera: una è quella presentata dal M5S, che impegna il Parlamento a rivedere la Torino-Lione, l’altra è quella a prima firma del presidente del gruppo Misto Loredana De Petris (LeU) e che impegna il governo a non procedere alla realizzazione della Tav. Sono invece a favore della Torino-Lione le mozioni presentate da Pd, da Emma Bonino, da FdI e da FI. Tra le possibilità, sempre secondo quanto viene riferito, vi è la votazione per parti separate dei dispositivi che potrebbe facilitare il voto trasversale alle mozioni da parte dei gruppi parlamentari: in questo modo sarebbe infatti più facile che il fronte Sì Tav voti compatto. Diverso il ragionamento per quanto riguarda i No Tav: Leu sarebbe, a oggi, orientata a votare la mozione 5s mentre i pentastellati non dovrebbero votare il testo di LeU che impegna il governo, e non il parlamento, a fermare l’opera. Nessuna decisione è però ancora stata definita da parte delle forze politiche, che dovrebbero sciogliere le proprie riserve nelle prossime ore. La seduta dell’Assemblea di Palazzo Madama è prevista per le 9 di domani mattina e le votazioni sulla Tav dovrebbero concludersi per l’ora di pranzo.