GLORIE NOSTRANE

L'ultimo degli Agnelli torinese dell'anno passato

Il rampollo, ramo cadetto, della Famiglia della Sacra Ruota premiato dalla Camera di Commercio per "visione e capacità imprenditoriale". Con lui la Juventus è ora un colosso commerciale "facendola diventare uno dei principali motori dell’economia turistica"

È Andrea Agnelli il “torinese dell’anno” 2018. A tributargli la tradizionale onorificenza, dedicato a chi, torinese di nascita o di adozione, ha offerto un contributo speciale nel proprio settore di attività, economia, arte, scienza, sociale, è la Camera di commercio subalpina, presieduta da Vincenzo Ilotte. Il nome del rampollo della Famiglia, ramo cadetto essendo erede del “Dottore” Umberto Agnelli, si aggiunge così all’albo d’onore che ha visto nel corso delle 42 edizioni premiati numerosi esponenti della “razza padrona” della città, in particolare della Sacra Ruota: dai top manager Fiat Vittorio Ghidella (1982), Paolo Cantarella (1994) e Sergio Marchionne (2006) alla corte agnellesca (Gianluigi Gabetti, 2014, e Evelina Christillin, 2015).

La Giunta camerale, espressione di tutte le categorie economiche e delle associazioni imprenditoriali torinesi, ha così motivato la scelta di quest’anno: “Per la sua visione e la sua capacità imprenditoriale, che gli hanno permesso di sviluppare la Juventus, portandola a essere una delle prime squadre di calcio al mondo e trasformandola dall’essere una società sportiva tradizionale ad un colosso anche commerciale, con un marchio sapientemente valorizzato, con un Museo in grado di creare un’esperienza emotiva unica e facendola diventare a tutti gli effetti uno dei principali motori dell’economia turistica della nostra Città”. La cerimonia di premiazione si terrà domenica 24 novembre 2019.

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