LA RESA DI CONTE

Appendino: "Salvini irresponsabile"

La sindaca punta il dito contro il leader della Lega e difende il governo "che è stato molto vicino a Torino". Tanti gli impegni che per la crisi potrebbero venire meno: dai finanziamenti per la metro 2 ai fondi per il rilancio produttivo. È già campagna elettorale (con marito al seguito)

“Far cadere il governo, in questo momento, con tutti i provvedimenti ancora aperti, è da irresponsabili”. Chiara Appendino entra nella querelle politica e punta il dito contro la Lega di Matteo Salvini. Lasciando la Prefettura, dove ha firmato un protocollo per il rimpatrio volontario assistito degli immigrati, la prima cittadina esprime “preoccupazione” per i numerosi dossier aperti in questi mesi dalla città col l’esecutivo gialloverde.“Salvini deve prendersi la responsabilità della sua decisione davanti al Paese. Ancora una volta ha messo davanti a tutto le intenzioni del suo partito e la ricerca del consenso”. Appendino, in particolare, teme che la crisi possa pregiudicare molti impegni, a suo dire, presi per Torino: “Questo governo è stato molto vicino alla città. Penso alle Atp, al Moi e al Teatro Regio. Le questioni aperte sono tante, tra cui i 150 milioni di euro per Torino area di crisi complessa. Penso ancora al fondo Salva Roma, che aveva ricadute anche su Torino e ai finanziamenti per la Metro2. Mi chiedo come andranno a finire”.

Una posizione espressa con nettezza, ma tutto sommato nell’alveo della sobrietà politica, quella della sindaca. Non altrettanto, invece, si può dire del commento che il consorte della prima cittadina, l’imprenditore Marco Lavatelli, ha pubblicato, protetto dallo pseudonimo “Marcol Ava”, su Fb. Dopo aver definito Salvini “il cazzaro del Papeete” e attribuitogli piglio ducesco – “Italiani, datemi pieni poteri”. E poi: “Servono regole, ordine e disciplina”. Mancava solo “Credere, obbedire, combattere” – monsù Appendino stila il suo capo d’accusa verso il leader leghista: “Va messo all’angolo perché: non è stato di parola di fronte al popolo italiano, non è più credibile, in questo anno ha sempre messo davanti il consenso a ogni scelta politica. Per la sua totale inaffidabilità a livello internazionale, per la palese subalternità sua e del suo partito a un Paese straniero con cui intrattengono rapporti e business per nulla trasparenti. Per l’inadeguatezza della classe dirigente che ha presentato nell’attuale governo (Centinaio, Bussetti, Stefani, Fontana, ministri non degni di ricoprire tale ruolo)”. 

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