DISCORDIA ISTITUZIONALE

Atp, Appendino esclude la Regione: "Allora salta il nostro contributo"

Il Comune di Torino vara una cabina di regia e tre comitati per l'organizzazione della kermesse tennistica internazionale ma "dimentica" l'amministrazione regionale nonostante i 7,5 milioni stanziati. "Vuol dire che non ne hanno bisogno"

È appena partita la corsa di Torino verso le Atp Finals di tennis, e già scoppiano le prime polemiche. A sollevare critiche sulla macchina organizzativa varata l’altro giorno da Chiara Appendino è la Regione Piemonte che lamenta di essere stata completamente tagliata fuori dalle decisioni assunte, in modo autonomo, dalla sindaca. “Abbiamo letto tutto sui giornali”, spiegano da piazza Castello dove gli assessori allo Sport, Fabrizio Ricca, e al Bilancio, Andrea Tronzano, stanno predisponendo con il governatore Alberto Cirio una piccata presa di posizione. “Siamo lieti di apprendere che i lavori per l’organizzazione sono così avanti da non necessitare più dell’apporto della Regione. Evidentemente il Comune di Torino non ha più bisogno neppure del nostro contributo finanziario. Soldi che a questo punto, qualora fosse confermata la nostra esclusione, destineremo ad altri progetti”.

Insomma, se non uno sgarbo istituzionale di certo un incidente diplomatico cui Appendino dovrà porre rimedio. Come annunciato mercoledì scorso, in attesa dell’istituzione del Comitato organizzatore ufficiale – organismo che dovrà essere condiviso con una pluralità di soggetti (Federtennis, Coni, Associazione dei tennisti professionisti) – Palazzo Civico ha costituito tre comitati operativi coordinati da una cabina di regia di cui fanno parte, oltre alla sindaca, la sua vice Sonia Schellino, gli assessori Alberto Sacco, Roberto Finardi, Maria Lapietra e Paola Pisano, insieme al segretario generale, Mario Spoto, al vice coordinatore generale della dirigenza, Giuseppe Ferrari, al direttore delle Risorse finanziarie, Paolo Lubbia, e al “comunicatore” Ruben Abbattista. Una squadra tutta casalinga, allestita senza manco avvisare gli altri partner dell’evento, a partire proprio dalla Regione che con i suoi 7,5 milioni stanziati non è propriamente un attore marginale.

Per palazzo Civico gli organismi varati riguardano, esclusivamente, servizi comunali e progetti in capo alla Città. “Quindi, per chiarire ancora una volta quanto era già stato reso noto attraverso una nota diffusa dall’ufficio stampa – si legge in una nota di risposta alla Regione –, non si tratta del comitato organizzatore dell’evento, per la cui composizione dovranno senza alcun dubbio incontrarsi tutte le istituzioni coinvolte, sportive e non, a partire dalla Federazione Italiana Tennis”.

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