OPERE & OMISSIONI

Missione a Roma per le Città della Salute

L'assessore Icardi vola nella Capitale per sciogliere i nodi sui due grandi ospedali della Regione. Il tema dei posti letto a Torino e i 95 milioni per Novara rimasti congelati. Il dibattito in Commissione

L’avvicendamento tra Giulia Grillo e Roberto Speranza al Ministero della Salute potrebbe imprimere un’accelerazione sull’iter per la realizzazione dei due super ospedali di Torino e Novara. Almeno è quel che si augura Alberto Cirio e con lui l’assessore alla Sanità Luigi Icardi che il prossimo 17 settembre si recherà a Roma per provare a chiarire quanto ancora è rimasto in sospeso: di fronte a lui ci sarà il direttore generale del ministero Andrea Urbani dal quale il numero uno di corso Regina Margherita s’attende risposte riguardo a tre quesiti essenziali. I primi due attengono le sorti del Parco della Salute di Torino, una struttura moderna e all’avanguardia che prevede un investimento da 455 milioni di euro, coperti per un terzo da fondi pubblici e la restante parte dai privati. Innanzitutto c’è da sciogliere un nodo procedurale sulla potenziale incompatibilità tra il “dibattito pubblico” e una procedura di gara attraverso il “dialogo competitivo”. Secondo l’Anac – l’Autorità Anticorruzione – questa procedura non sarebbe compatibile con lo svolgimento del cosiddetto débat public. Insomma, “il Ministero ci aveva chiesto il dibattito pubblico, secondo l’Anac, però, potrebbe compromettere la gara. Chiediamo una risposta definitiva per poter andare avanti” spiega Icardi allo Spiffero. Il secondo punto riguarda ancora Torino e in particolare i posti letto.

Nei giorni scorsi, durante una visita al Regina Margherita, Cirio ha nuovamente ribadito la necessità di rivedere il progetto, a partire dalla salvaguardia della specificità dell’ospedale infantile con l’aumento dei posti letto, recuperando quelli “tagliati” dal progetto di integrazione degli attuali nosocomi della Città della Salute (eccetto il Cto) nel nuovo complesso. Ma di quanti posti letto parliamo: dieci? Cinquanta? Centocinquanta? Sul numero nessuno si sbottona anche perché stravolgere il piano varato dalla passata amministrazione vorrebbe dire ricominciare tutto da capo, con il rischio concreto di perdere anche i finanziamenti del governo. Una prospettiva che Cirio non vuole neanche prendere in considerazione: l’obiettivo, piuttosto, è apportare qualche modifica minima che gli consenta di presentarsi di fronte ai piemontesi con un pugno di posti letto in più ma senza in nessun modo stravolgere quanto già deciso. L’ultimo punto riguarda Novara: l’ex ministro Grillo ha tenuto bloccati per un anno 95 milioni di cofinanziamento pubblico ponendo anche qui come condizione per sbloccare i fondi l’apertura del “dibattito pubblico”, congelando di fatto la procedura. Icardi ha anche ipotizzato nuove strade in assenza del pieno finanziamento da parte del governo. Una in particolare coinvolgerebbe l’Inail che si è detta disponibile a realizzare con proprie risorse la struttura, di cui diventerebbe proprietaria per 40 anni, lasciando all’Asl la gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria: “Questo porterebbe a un risparmio della quota annuale dell’Asl di una decina di milioni di euro rispetto agli oltre 18 ora previsti”, ha spiegato Icardi. Un’ipotesi che preoccupa il novarese Domenico Rossi (Pd), perché ricominciando l’iter dall’inizio i tempi della realizzazione dell’opera, adesso alla vigilia del bando sui lavori, si allungherebbero di qualche anno. Secondo l’assessore si tratterebbe invece di circa un anno in più.

Parco della Salute "basta ritardi"

Parco della Salute, forse c'è Speranza

Ora, con l’approdo di Speranza Lungotevere Ripa, da piazza Castello c’è chi auspica un’accelerazione. Il neo ministro ha esordito rispondendo a una lettera aperta del chirurgo e consigliere regionale Mauro Salizzoni definendo il Parco della Salute di Torino un progetto di “vitale importanza” e promettendo quanto prima una visita nel capoluogo piemontese. “Confido di poter affrontare e risolvere questi temi, i più scottanti, in modo da non rallentare la realizzazione di queste due importantissime strutture” ha dichiarato questa mattina l’assessore Icardi durante la discussione in Commissione Sanità a Palazzo Lascaris, in cui ha colto l’occasione anche per ringraziare Salizzoni della lettera aperta inviata al ministro Speranza e precisando che “su questo siamo dalla stessa parte”. Restano le distanze, invece, sui posti letto: secondo Salizzoni infatti  fonti scientifiche ed esperienze concrete hanno dimostrato come un ospedale con un numero superiore ai 1.040 posti letto attualmente previsti non è gestibile. Ha anche chiesto che venga istituita “una commissione di monitoraggio delle procedure dei lavori e dei progetti, che ogni 15 giorni informi pubblicamente sull’andamento del progetto”. L’assessore si è detto favorevole alla trasparenza (“anche se le procedure di gara richiedono una certa riservatezza”) e ha affermato che la gestione degli eventuali posti letto in più sarà motivo di prossima discussione.

E mentre dai banchi del M5s Giorgio Bertola ha ribadito la necessità di discutere su come ampliare i posti letto, sottolineando che la sede migliore per quel confronto sarebbe proprio il dibattito pubblico, Forza Italia polemizza con il Pd: “Nello scorso mandato – afferma in una nota il coordinatore regionale Paolo Zangrillo assieme ai consiglieri Carlo Riva Vercellotti e Paolo Ruzzola – il Pd si era visto bloccare dal ministro M5s Grillo la possibilità di procedere nella realizzazione delle opere attivando un project financing. Il Pd starà con il Piemonte o andrà al traino della posizione ideologica dei grillini?”.

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