ECONOMIA DOMESTICA

Torino è spenta, turismo in calo

Ad agosto meno 5% di occupazione degli hotel. Duro j'accuse del presidente Federalberghi Borio: "Paghiamo l'assenza di eventi, mostre, manifestazioni e iniziative attraenti". Dati contestati da Appendino, secondo la quale gli arrivi sono aumentati

Scendono significativamente le presenze turistiche a Torino, con un calo ad agosto del 5% del tasso di occupazione delle camere d'albergo rispetto allo stesso mese del 2018. “Paghiamo l’assenza di eventi, mostre, manifestazioni e iniziative capaci di portare turisti nella nostra città - è l'allarme del presidente di Federalberghi Torino, Fabio Borio – ma soprattutto la mancanza di una programmazione di lungo periodo che consenta agli operatori alberghieri di strutturare un'offerta commerciale accattivante”. “L’unica nota positiva è stata Juve-Napoli, peraltro giocata in anticipo il 31 agosto – prosegue Borio –. Non possiamo rimanere aggrappati solo al calcio per salvare una stagione. Ad oggi non conosciamo il calendario eventi del 2020 che ci era stato promesso per luglio né tanto meno sappiamo che cosa la Città pensa di organizzare per il Natale 2019 e Capodanno”. “Il rischio, ancora una volta, è di bruciare importanti occasioni di promozione del territorio e di vanificare quanto di buono fatto fino ad ora”.

Si tratta di dati, tuttavia, contestati dalla sindaca Chiara Appendino che, citando i numeri della Questura, parla di un incremento degli arrivi in città, ad agosto, di oltre il 5 per cento rispetto all'anno precedente. A corroborare questa tesi arriva anche l’assessore al Turismo Alberto Sacco che in una nota parla di un “trend positivo da inizio anno che conferma la destinazione Torino come meta turistica e, ricordo inoltre, che dal 2016 a oggi la città ha registrato un incremento del 20% relativamente agli arrivi. È possibile che i turisti abbiano privilegiato altre tipologie di ospitalità, garantendo comunque positive ricadute economiche sul territorio”.

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