POLITICA & SANITA'

Dibattito pubblico e manleva: i nodi dei super ospedali

Il ministero della Sanità indica gli ultimi due ostacoli da superare. Cirio pronto a firmare una legge ad hoc per offrire le garanzie necessarie a sbloccare l'impasse su Novara. Appuntamento giovedì con Appendino per il Parco di Torino

Ha già la penna in mano, Alberto Cirio, per firmare la proposta di legge che spianerà definitivamente la strada alla realizzazione della Città della Salute di Novara, senza cambiare nulla del piano, tantomeno mettere in discussione il partenariato pubblico-privato. Altrettanto pronto, il governatore, a superare l’altra impasse: quella sul Parco della Salute di Torino.

Così come è stata ribadita la necessità di una norma regionale per l’assunzione delle garanzie qualora i privati non rispettassero gli impegni per la realizzazione della struttura sanitaria novarese, all’assessore alla Sanità Luigi Icardi – durante l'incontro con l’alta dirigenza del dicastero di Roberto Speranza, a partire dal direttore generale per la programmazione sanitaria del Ministero, Andrea Urbani – è stata illustrata anche la necessità, imposta dalla legge, di predisporre il dibattito pubblico per il grande progetto di Torino. La soluzione che la Regione avrebbe trovato e che Cirio prospetterà dopodomani mattina alla sindaca Chiara Appendino sarebbe una due giorni, presumibilmente un weekend, dedicato al débat public e al recepimento delle proposte e delle richieste dei soggetti a vario titolo interessati. Un'osservazione procedurale a fronte della quale è apparsa prematura ogni discussione sull'aumento del numero dei posti letto. Restano pertanto in campo le due opzioni: quella di utilizzare la flessibilità concessa alla Regione, di un incremento della capienza fino al 20 per cento nell'ambito dello stesso progetto, oppure quella di dividere in due lotti l'opera, stabilendo in un secondo tempo con un bando specifico la costruzione del polo pediatrico e di maternità.

Nelle intenzioni del presidente della Regione c’è la richiesta di un vaglio preventivo della proposta da inoltrare all’Anac, così da evitare qualsiasi eventuale strascico rispetto alla regolarità del procedimento, quella discussione pubblica che in Piemonte trova un non lontano precedente nell’applicazione di questo strumento per il Terzo Valico. In quel caso si risolse tutto in una giornata.

Per quanto riguarda, invece, la norma con la quale la Regione si assume la garanzia per il canone da versare al partner privato per la realizzazione e manutenzione della Città della Salute di Novara, l’approdo in consiglio regionale dovrebbe avvenire già la prossima settimana. “Abbiamo ottenuto il nulla osta per procedere con la soluzione del partenariato pubblico-privato – riferisce Icardi –. Ci hanno ribadito la richiesta di approvare in Consiglio regionale una norma che preveda l’integrale copertura dell’onere relativo al canone di disponibilità, qualora l’azienda non disponga di proprie risorse per far fronte a detto canone. Lo faremo, anche se a mio parere si tratta di un atto superfluo, in quanto le Regioni sono già tenute, in ogni caso, a ripianare i debiti delle aziende sanitarie”. E visto che a invitare Cirio a fare in fretta la norma è stato anche il Pd con il consigliere Domenico Rossi, l’iter non dovrebbe subire alcun ritardo. 

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