CALCOLI SANITARI

Sanità, il rosso è già di 100 milioni

Il disavanzo accumulato dalle Asl nei primi sei mesi potrebbe arrivare in un anno a 200 milioni. L'assessore Icardi impone una drastica riduzione degli sprechi. Da Roma arriva un incremento di risorse per l'edilizia sanitaria. il Pd: sbloccare la Città della Salute

Il buco nella sanità c’è e l’assessore lo conferma: “101 milioni per tutte le aziende nei primi 6 mesi dell’anno, registrati nel bilancio consolidato”. E se nulla cambia, avverte Luigi Icardi: “la proiezione ci porterebbe a una perdita annua intorno ai 200 milioni”. Possibili rimedi? “Ho già incontrato i direttori, dando loro l’obbiettivo di ridurre il disavanzo tagliando gli sprechi e mettendo mano all’organizzazione delle Asl”. Parole nette dietro le quali non si può non vedere un quadro in cui la situazione a dir poco drammatica sarebbe (anche) figlia di una gestione non sempre attenta – gli sprechi – e di un’organizzazione in molti casi inadeguata.

Quali siano i nuovi obiettivi dati ai vertici di Asl e Aso, l’assessore non lo ha specificato nel corso dell’audizione in commissione Sanità di Palazzo Lascaris. Lo farà, probabilmente, in un prossimo incontro come richiesto dal capogruppo del Pd Domenico Ravetti. Una cosa è, comunque, chiara: quelle cifre in rosso nei bilanci di previsione di quasi tutte le aziende, alcune delle quali con cifre elevatissime, di cui lo Spiffero aveva dato notizia già nella primavera scorsa, sono più di una sirena di allarme per la Regione e tutto il sistema sanitario, già pesantemente in crisi per carenza di personale medico e infermieristico.

Quanto potrà ridurre questa emergenza, finanziaria e di personale, l’aumento del fondo sanitario nazionale resta da vedere. Icardi ha annunciato che l’accordo Stato-Regioni prevede un aumento di due miliardi e altrettanti sono previsti per l’edilizia sanitaria. Una importante iniezione di soldi che, tuttavia, come sottolineato dallo stesso Icardi – coordinatore della Sanità in Conferenza delle Regioni – “dovrà essere approvata dal Parlamento nella nuova legge di stabilità”. Per l’edilizia il Piemonte dovrebbe ricevere circa 160 milioni, “che sono circa il costo di un nuovo ospedale”.

A questo proposito dall’opposizione Ravetti, insieme a Mauro Salizzoni ha sollecitato la giunta a“ad approvare quanto prima la delibera che sblocchi i 95 milioni di euro per la Città della Salute di Novara, garantendo così all’azienda ospedaliera i fondi necessari al pagamento del canone. In questo modo – spiegano i dem – i 160 milioni che arriveranno in Piemonte potranno essere interamente ed esclusivamente impiegati in nuovi investimenti.

Non solo i progetti già avviati delle strutture ospedaliere dell’AslTo5 e del Vco, ma anche prevedere la progettazione del sempre più indispensabile nuovo ospedale alessandrino e affrontare l’emergenza di Torino Nord, dove un ospedale come il Maria Vittoria non è più in grado di reggere”. Sempre l’accordo Stato-Regioni prevede anche risorse aggiuntive sulle borse di studio e sulla disabilità. “Ho avviato un tavolo regionale sulla fragilità sociale con gli operatori, partendo dalle buone pratiche che già ci sono per estenderle a tutto il Piemonte attraverso un provvedimento che le disciplini”, ha spiegato Icardi, aggiungendo che “occorre superare lo squilibrio eccessivo che c’è su Torino, rivedendo l’organizzazione dei servizi”.

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