ALTA TENSIONE

Rischia il carcere la nonna No Tav

Nicoletta Dosio, pasionaria contro la Torino-Lione, a differenza di altri undici attivisti condannati per i fatti di sette anni fa, ha rinunciato alle misure alternative alla detenzione: "Non ho paura". Solidarietà da tutto il movimento

Nicoletta Dosio, pasionaria del movimento No Tav, rischia il carcere. L'ex insegnante, 73 anni, è stata condannata a 1 anno per aver partecipato nel 2012 a una manifestazione in Val di Susa, ma non ha chiesto misure alternative alla detenzione. Lo comunica, con una nota, il movimento contro i supertreno. «Possono arrivare anche domattina, non ho paura di andare in carcere, non mi pento di quello che ho fatto», ha commentato lei oggi davanti al tribunale di Torino, dove ha manifestato insieme ad altri militanti. Gli altri undici attivisti condannati per i fatti di sette anni fa (con pene comprese tra 1 e 2 anni) hanno tutti chiesto misure alternative. Lei no: per questo, come prevede la legge, da domani potrebbe essere costretta a lasciare la sua abitazione di Bussoleno e finire dietro le sbarre. «So bene di non essere sola – spiega Nicoletta Dosio – in prigione troverò la solidarietà tra detenuti. Come scrisse Rosa Luxemburg dalla cella dove scontava la sua ferma opposizione alla guerra “mi sento a casa mia in tutto il mondo, ovunque ci siano nubi, e uccelli, e lacrime umane”».

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