BENECOMUNISMO

Compromesso sulla Cavallerizza

Dopo una riunione fiume in Prefettura firmato il protocollo d'intesa. Gli occupanti lasceranno la struttura per i lavori di messa in sicurezza, ma avranno più tempo. Decisiva la mediazione di Montanari e Mattei. E gli "artisti" minacciano lo Spiffero

L’intesa c’è, lo sgombero slitta. Gli occupanti della Cavallerizza, rappresentati da una delegazione capitanata dai professori Ugo Mattei e Guido Montanari, sono riusciti a strappare a sindaca e Prefetto dieci giorni di respiro per costituirsi in un comitato di scopo legittimato a sedersi a un “tavolo permanente” (a cadenza mensile) di dialogo con le istituzioni. Dopo quasi tre ore di incontro in Prefettura, è stato partorito un protocollo che concede alla comunità degli “artisti” occupanti l’intera settimana per abbandonare la struttura, e la prossima per traslocare i beni materiali. Insomma, dopo gli scontri, arriva una tregua armata: gli occupanti accettano di consegnare le chiavi del complesso, e la parola “sgombero” appare finalmente archiviata: “Non è uno sgombero”, dichiara il prefetto Claudio Palomba, e la sindaca legge nella firma di stasera “un primo passo di fiducia reciproca”.

Viste le tensioni nel gruppo pentastellato in Sala Rossa sul futuro della Cavallerizza, Appendino vorrebbe evitare di perdere ulteriori brandelli di maggioranza per la strada, per cui si rimangia l’ultimatum lanciato agli abusivi la scorsa settimana, consente il temporaneo svolgimento delle attività artistiche in altri spazi interni alla Cavallerizza (la Sala delle Guardie) e promette di incrementare proprietà e utilizzo pubblico dell’intero bene Unesco.

Se al tavolo della Prefettura si lavora per una difficile mediazione, fuori volano accuse e insulti. Ne riceve anche lo Spiffero, che viene minacciato a più riprese da alcuni esimi rappresentanti degli “artisti” che occupano abusivamente la Cavallerizza. Dalle 16, una quarantina di persone si è infatti riunita in un presidio che, almeno nelle intenzioni, avrebbe dovuto sostenere la delegazione incaricata ma non sono mancati anche dissapori fra i presenti, e più di una volta viene messa in dubbio la stessa rappresentanza dei delegati. Basti pensare che all'inizio dovevano essere sei i delegati dell'Assemblea Cavallerizza 14:45, per evitare discussioni si è salito a nove e poi comunque qualcuno è rimasto sconteto: segno che anche al loro interno non mancano le divisioni. 

“Avevamo detto che non avremmo firmato un documento imposto dall’alto e c’è stata una apertura molto importante. Di fronte al dialogo noi dialoghiamo” ha affermato al termine dell’incontro in Prefettura il professor Mattei. “Il verbale d’intesa recepisce gran parte delle richieste dell’assemblea 14:45 – aggiunge l’ex vicesindaco Montanari – soprattutto in merito alla continuità dell’esperienza culturale artistica condotta in questi anni, alla possibilità di rientro non appena finiti i lavori di messa in sicurezza dei locali, alla possibilità di accedere già da subito ad alcuni spazi di Cdp per fare le assemblee settimanali. E soprattutto - prosegue - partenza dei lavori di messa in sicurezza di tutti gli spazi che attualmente sono Salone delle Guardie e relativa corte con le sue pertinenze quindi possibilità di rientrare in tempi ragionevoli, che potrebbe voler dire 6 mesi facendo dei lavori con la massima urgenza”.

print_icon