GRANDI OPERE

Terzo Valico, c'è il commissario ma i sindaci storcono il naso

È un burocrate ministeriale il nuovo vertice scelto da De Micheli. Si tratta di Mauceri. Bocciata l'ipotesi Rettighieri, proposto dalla Liguria. Polemico l'assessore piemontese Gabusi: "Lo scopro da voi". Già realizzato il 40% dell'opera

Da Palazzo Chigi all’Appenino. Sarà l’attuale capo del dipartimento per la Gioventù e il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio, Calogero Mauceri, il nuovo commissario per il Terzo Valico e il nodo ferroviario di Genova. Dopo un anno esatto dalle dimissioni di Iolanda Romano, rassegnate il 18 novembre del 2018, il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ha deciso di non affidare il ruolo a un tecnico di provata esperienza come Marco Rettighieri, proposto dalla Regione Liguria, optando per un burocrate di rango.

Il decreto di nomina ancora non c’è e si attendono i pareri delle due Regioni su cui si sta realizzando il collegamento ferroviario tra il porto di Genova, la pianura padana e le grandi direttrici europee. Dalla Liguria il governatore Giovanni Toti, augurandosi che sia “un commissario molto efficace e molto bravo, supportato da tutti per fare quel che non siamo riusciti a fare per leggi sbagliate e molti guai negli ultimi quattro anni”, anticipa il parere positivo. Certo a Genova avrebbero preferito la conferma dell’accordo fatto all’inizio dell’estate con l’allora ministro Danilo Toninelli per nominare Rettighieri, attuale presidente del Cociv (il general contractor del Terzo Valico) e con un curriculum fatto di soluzioni di questioni difficili – dall’apertura del primo cantiere della Tav fino alla gestione dell’azienda dei trasporti di Roma – tanto da fargli meritare l’appellativi di Mister Wolf.

Rettighieri sarebbe stato accolto molto positivamente anche dai sindaci degli undici comuni della tratta piemontese che in seguito alle dimissioni della Romano e alla lunga vacatio hanno visto bloccato l’iter per i progetti da finanziare con i 49 milioni dei fondi compensativi. Dagli amministratori locali dell’Alessandrino nelle scorse settimane era stata inviata alla De Micheli una lettera in cui si sollecitava una decisione attesa ormai da troppo tempo.

Non si conoscono le ragioni che abbiano indotto il ministro a non confermare l’accordo su Rettighieri, mentre di fronte alla scelta caduta su Mauceri la Liguria, abbozzando, ha deciso di dare il via libera perché, come spiega l’ex sottosegretario del Mit e già assessore regionale Edoardo Rixi “non possiamo permetterci di perdere altro tempo”.

E in Piemonte? Non nasconde il suo disappunto l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi “per venire a sapere dai giornalisti quello sarebbe logico e opportuno ci fosse comunicato dal ministro”. E dunque prende tempo, in attesa della comunicazione ufficiale e “di conoscere il profilo” del futuro commissario, pur “convinto della necessità di procedere senza ostacoli verso la realizzazione dell’opera e quindi colmando quel vuoto protrattosi fin troppo a lungo”.

E se tra i sindaci resta la perplessità e il timore che un “commissario mandato da Roma” anziché un tecnico che conosca già caratteristiche e problematiche dell’opera e del territorio possa riportare alla situazione vissuta in passato quando in quel ruolo c’era Walter Lupi, ancora dubbi gravano sui poteri e le competenze che avrà Mauceri, classe ’62, avvocato, entrato nei ruoli della Presidenza del Consiglio nel 1997.

Il decreto sblocca cantieri che ha accorpato in un unico progetto il Terzo Valico e le opere ferroviarie correlate del nodo ferroviario, opera fondamentale per separare i treni locali da quelli a lunga percorrenza, assegnerebbe al commissario funzioni ulteriori rispetto a quelle svolte fino ad un anno fa dalla Romano e che sostanzialmente erano di raccordo tra il territorio e il Governo, oltre al coordinamento dei tavoli per la progettazione delle opere compensative.

A quanto risulta, pur ancora nell’incertezza che sarà superata dal decreto di nomina, il nuovo commissario dovrebbe occuparsi anche dei contratti per il nodo di Genova e delle complesse situazioni provocate dal fallimento di alcune società impegnate nella realizzazione dell’opera. La crisi del gruppo Astaldi e, prima ancora il fallimento del consorzio Eureca ha bloccato i lavori nella parte terminale ligure del tracciato ormai da due anni. Il nuovo commissario potrà ora affidare i lavori a un’altra impresa bypassando le procedure di gara? Questa è solo una dei non pochi punti che dovranno essere chiariti al momento della nomina ufficiale che, secondo fonti vicine al Mit, dovrebbe avvenire nel giro di pochi giorni. Visto che “nel giro di pochi giorni” la De Micheli un mese fa aveva annunciato la decisione sul commissario, chissà non sia meglio anche in questo caso usare il calendario del ministro.

Intanto la società fa sapere che finora è stato superato il 40 per cento degli scavi delle opere in sotterraneo della nuova linea ad alta capacità veloce Terzo Valico dei Giovi realizzata da Cociv, general contractor che vede come leader Salini Impregilo. La linea si sviluppa complessivamente per 53 chilometri, di cui 36 in galleria, e interessa 14 comuni delle province di Genova e di Alessandria e le regioni Liguria e Piemonte. Con il completamento di circa 36 chilometri di tunnel scavati a fronte degli 84 km totali previsti, sono state ultimate anche tutte le finestre di accesso alla galleria di linea (Polcevera, Cravasco, Castagnola e Val Lemme) e i relativi cameroni di innesto, e sono al momento operativi tutti i fronti di scavo della galleria di linea e dell’interconnessione di Voltri (innesto della linea su Genova). Nella realizzazione dell’opera lavorano oltre 5mila persone. Una volta ultimato il progetto, la galleria di Valico, 27 chilometri a doppia canna, sarà la prima per lunghezza a livello nazionale e la nona a livello mondiale. L’opera assicurerà il collegamento tra Genova e Milano in 50 minuti (rispetto a 1h e 39 minuti attuali) e tra Genova e Venezia in sole 3 ore e 5 minuti. Per questo il Terzo Valico è stato inserito dall'Unione Europea tra i progetti prioritari da realizzare per il completamento della Ten-T, il programma di sviluppo infrastrutturale di alcune rotte strategiche all'interno dei paesi dell'Unione. E proprio nel corridoio Reno-Alpi, quello che dovrebbe unire Rotterdam con Genova, quindi dal Mare del Nord al Mar Mediterraneo, rientra il Terzo Valico dei Giovi.

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